Zurigo
Torturavano la figlia: confermata la pena al padre, ridotta quella della matrigna
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Keystone-ats
14 giorni fa
Hanno causato alla ragazza un danno considerevole, l'hanno trattata come una lebbrosa", ha detto il giudice all'apertura della sentenza. Il loro comportamento, ha aggiunto, è stato ripugnante ed è stato uno dei più difficili mai dibattuti in aula.

Il Tribunale cantonale zurighese ha confermato i cinque anni di carcere e l'espulsione dalla Svizzera per dieci anni per un 44enne tedesco. La pena della compagna 42enne è stata invece ridotta a quattro anni in considerazione della sua infanzia e gioventù difficili. I due erano accusati di lesioni personali gravi per aver torturato per anni la figlia dell'uomo. "Hanno causato alla ragazza un danno considerevole, l'hanno trattata come una lebbrosa", ha detto il giudice all'apertura della sentenza. Il loro comportamento, ha aggiunto, è stato ripugnante ed è stato uno dei più difficili mai dibattuti in aula.

Sofferto dall'età di 7 anni

La vittima ha dovuto soffrire dall'età di sette anni. Il fatto di aver trattato la propria figlia in questo modo è particolarmente riprovevole, ha detto il giudice all'imputato. La famiglia dovrebbe offrire protezione e sicurezza. In aula i due imputati hanno dichiarato di essere sinceramente pentiti. Secondo l'accusa, il cittadino tedesco padre di tre figli ha messo in piedi un "regime educativo basato su punizioni corporali, castighi e abusi mentali". L'obiettivo era apparentemente dimostrare alla figlia del precedente matrimonio che non faceva parte della nuova famiglia. Oltre alle violenze fisiche, la bimba doveva subire umiliazioni come il "divieto di ridere" a tavola, o il consumare i pasti da sola in camera, oltre a rimanere a casa da sola per fare le pulizie quando vi erano feste di famiglia. Le umiliazioni erano numerose: da lanci di feci di gatto in faccia ad anticalcare versato sulla tesa, con conseguenti danni alla cute. Alcuni comportamenti della bambina avevano fatto sorgere sospetti a scuola, ma le autorità si sono mosse solamente otto anni dopo. Il motivo è con ogni probabilità da ricercare nei continui traslochi della famiglia, che in otto anni si è spostata otto volte in sei cantoni diversi. La sentenza può ancora essere impugnata davanti al Tribunale federale.