A Ginevra, tre poliziotti sono oggetto di un procedimento penale in seguito alle accuse di una prostituta che afferma di essere stata violentata nel 2018 nell'auto di uno di loro, che aveva richiesto le sue prestazioni sessuali. Secondo informazioni fornite ieri sera dal telegiornale dell'emittente pubblica romanda RTS, saranno ascoltati come imputati all'inizio di novembre. I reati loro contestati non sono ancora noti. I tre saranno confrontati ai presunti fatti di rilevanza penale tra il 6 e l'8 novembre, ha indicato oggi a Keystone-ATS, facendo riferimento all'informazione della RTS, Robert Assaël, legale di uno dei poliziotti. L'avvocato difende un agente che è stato chiamato la sera dell'episodio perché un collega era accusato dalla lavoratrice del sesso.
La vicenda
La vicenda, rivelata il mese di settembre dello scorso anno da un'indagine della stessa RTS, risale al 2018. In un reportage, la donna ha accusato un agente di polizia fuori servizio di averla aggredita sessualmente e di averla sequestrata. "Quest'uomo mi ha violentata e mi ha trattenuta nella sua auto. Se non fossi fuggita, avrebbe messo fine alla mia vita", aveva detto. Dopo la trasmissione, il Ministero pubblico ginevrino ha aperto un procedimento. La prostituta ha poi presentato una denuncia penale. Il procedimento avviato dalla procura riguardava sia la presunta violenza sessuale sia il modo in cui la polizia aveva proceduto dopo aver raccolto le accuse della donna. Ora, tramite la RTS, è dunque trapelato che gli inquirenti si interessano alla condotta di tre poliziotti. Si tratta dell'agente oggetto della denuncia della lavoratrice sessuale, di un ufficiale superiore che era in servizio al momento dei fatti e di un membro dell'Inspection générale des services (IGS, l'autorità competente in particolare per indagini su poliziotti cantonali e comunali e agenti di custodia), nota comunemente a Ginevra anche come polizia delle polizie. Assaël, che non ha ancora avuto accesso al fascicolo, sottolinea che il suo cliente, il membro dell'IGS, è "assolutamente innocente. Ha lavorato in modo proporzionato e professionale". E ha aggiunto: "Il mio cliente ha ricevuto una telefonata dal commissario (l'ufficiale superiore che era in servizio al momento dei fatti), che gli ha riferito di una lite tra un agente di polizia e una lavoratrice del sesso. Si è recato alla vecchia stazione di polizia, dove si è trovato in presenza della donna e dell'agente che lo aveva chiamato. Non sono emerse prove di coazione (sessuale) o violenza carnale. La donna non ha voluto presentare una denuncia penale. Quindi, per quanto lo riguardava, non c'erano prove di un reato."
Il reportage
Nel reportage della televisione romanda la prostituta ha invece affermato di essere stata vittima di un tentativo di corruzione: "Ho avuto molta paura. Ho cominciato a piangere, a gridare. Il commissario ha provato a calmarmi. Poi mi ha proposto 200 o 500 franchi che il mio aggressore era disposto a offrirmi per dimenticare tutto. Mi sono sentita come se valessi meno di nulla." Due dei tre poliziotti oggi sono in pensione, ha riferito il telegiornale di RTS. Per tutti e tre vale la presunzione di innocenza.