Ferrovia
Treni merci e deragliamenti, un problema sistematico ai freni minaccia la sicurezza ferroviaria
© Firoenzo Maffi - Immagine d'archivio, deragliamento a Chiasso nel 2005
© Firoenzo Maffi - Immagine d'archivio, deragliamento a Chiasso nel 2005
Redazione
6 ore fa
Una prima bozza del rapporto confidenziale del SISI svela criticità strutturali nei vagoni merci: il surriscaldamento delle ruote può causare rotture improvvise, aumentando il rischio di incidenti gravi. Gli esperti chiedono misure urgenti, ma il Parlamento frena sulle responsabilità.

Una bozza del rapporto confidenziale del SISI rivela un problema sistematico ai freni dei treni merci, con il rischio che incidenti come quello avvenuto nel tunnel del Gottardo possano ripetersi. Il disastro del 10 agosto 2023, che ha causato danni per 150 milioni di franchi, è stato dovuto alla rottura di una ruota del treno deragliato. Stando a quanto anticipato dalla SRF, l'indagine del Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) ha dimostrato che il problema non è legato alla manutenzione, ma a una fragilità strutturale delle ruote causata dal surriscaldamento dovuto ai freni. Quattro esperti ferroviari hanno avvertito che il rischio riguarda quasi tutti i treni merci, per tre motivi principali:

  1. I freni a ceppi (ancora ampiamente utilizzati) premono direttamente sulla ruota, riscaldandola.
  2. L’aumento della velocità dei treni merci (da 60-80 km/h a 100 km/h) richiede frenate più intense.
  3. I nuovi ceppi freno in materiale composito sono più silenziosi, ma dissipano il calore meno efficacemente rispetto ai vecchi in ghisa.

Interventi di manutenzione non aggiornati

Nonostante ciò, gli intervalli di manutenzione non sono stati aggiornati: un vagone merci deve essere controllato solo ogni 8 anni o 660.000 km. Dal rapporto emerge che dal disastro del Gottardo sono già stati scoperti 77 casi di crepe nelle ruote, di cui 10 con rottura completa. Un caso particolarmente grave è avvenuto il 27 novembre 2024, quando un treno con una ruota completamente crepata ha attraversato la Svizzera. Il danno è stato scoperto per caso in Italia, evitando una potenziale catastrofe.

Cosa chiede il rapporto

Il rapporto chiede un radicale ripensamento della manutenzione e la revisione di tutti i treni merci con freni a ceppi in materiale composito. L'Ufficio federale dei trasporti (UFT) riconosce il problema, ma sostiene che una soluzione può arrivare solo a livello europeo. Gli esperti ferroviari propongono l’uso di detector acustici per identificare crepe pericolose alle frontiere e una riforma della responsabilità legale, facendo ricadere i danni sui proprietari dei vagoni invece che sulle imprese di trasporto. Tuttavia, il Parlamento svizzero ha respinto questa proposta, temendo che molti operatori stranieri smettano di far circolare i loro treni in Svizzera.