
Ogni anno in Svizzera vengono denunciati 650 casi di truffe d’amore, ma si teme che ne accadano molti di più. Ieri è stata lanciata una campagna nazionale per contrastare questo fenomeno. E per sensibilizzare sul tema, la prevenzione svizzera della criminalità ha raccolto le testimonianze di due donne, una del Canton Zurigo e una del Canton Vaud, che raccontano l’inganno con cui sono state confrontate. “L’ho conosciuto su internet, un giorno ho semplicemente ricevuto un’e-mail”, racconta una di loro. Con il tempo, poi, “mi ha promesso che sarebbe venuto in Svizzera, ma gli accadeva sempre qualcosa. Prima è stato derubato, poi aggredito. Era sempre totalmente indifeso e mi pregava costantemente di aiutarlo”.
"Il consiglio è di non dare soldi"
Nel frattempo, prosegue la donna, “mi sono innamorata follemente. Anche se di tanto in tanto esitavo, gli ho comunque dato dei soldi. Mi sono resa conto che si trattava di una truffa perché io volevo continuare il corteggiamento, mentre lui voleva solo il denaro, sempre di più”. In seguito, quando la vittima del raggiro ha iniziato ad avere dei dubbi “è diventato tossico. A un certo punto ho fatto dei controlli e ho capito. L'aspetto peggiore è stata la sofferenza emotiva che ho provato in seguito”. La gravità di questa truffa “è indicibile: l’inganno, le bugie, il giocare con i miei sentimenti più profondi”. Il consiglio “è sicuramente quello di non dare soldi. Smettono quando si rendono davvero conto che non riceveranno denaro”.
"Può succedere a chiunque"
“Era un bel ragazzo. All’improvviso hai qualcuno che ti scrive, che è follemente innamorato di te, ti chiama ‘mia cara’, parla di un colpo di fulmine e ti fa sentire molto lusingata”, racconta un’altra donna vittima di questo genere di truffa. “Lo ammetto, mi sarebbe piaciuto vederlo. Era fantastico sentirsi amata da qualcuno, essere desiderabile ancora a 50 anni. Mi vergognavo troppo di ammettere di essermi fatta fregare in questo modo. Farsi ingannare da qualcuno fino a quel punto? No, mi dicevo che a me non sarebbe potuto succedere". E invece "mi è comunque capitato. Penso che alla fine possa succedere a chiunque”, conclude.