Da oltre 20 anni, BirdLife Svizzera organizza ogni maggio il tradizionale conteggio degli uccelli, ma quest’anno ha deciso di ampliare l’iniziativa, portando per la prima volta un censimento invernale. La campagna “Uccelli d’inverno” si è già svolta con successo in Svizzera centrale e ora si estende a livello nazionale, coinvolgendo anche diversi Paesi limitrofi per raccogliere dati ancora più completi. Questo censimento è particolarmente affascinante per gli osservatori, poiché l’inverno offre condizioni ideali per avvistare gli uccelli: senza le foglie sugli alberi, gli uccelli sono più visibili. I giardini ben curati, con piante autoctone non ancora potate, sono il luogo perfetto per fare scoperte interessanti in questi giorni freddi. Ad aver partecipato lo scorso fine settimana all'azione invernale del 2025 sono state circa 4'000 persone. Tra i quasi 100'000 uccelli recensiti, il passero è l'uccello più frequente in termini numerici, la cinciallegra è il più diffuso, dato che è stata osservata in quasi l'87% dei giardini, rispetto al 69% del passero. A seguire troviamo il merlo, presente nell'80%, e la cinciarella (77%). L'uccello dell'anno 2025, il pettirosso, si classifica al 7° posto, dato che è stato avvistato nel 60,1% dei giardini. In Ticino, tuttavia, è risultato essere il più diffuso, con la sua presenza riscontrata in ben l’80% dei giardini. “L'osservazione di 1’386 peppole è particolarmente emozionante”, afferma Raffael Ayé, direttore di BirdLife Svizzera. “Questa specie è un visitatore invernale proveniente dal nord e non arriva in Svizzera ogni anno con lo stesso numero di esemplari. Chiunque le osservi nel proprio giardino ha probabilmente creato un ambiente prossimo a quello naturale, ciò di cui abbiamo sempre più bisogno!”.
Altri uccelli osservati
Sorprendente secondo l'Associazione è anche l'osservazione di molti storni, capinere, verzellini e codirossi spazzacamini. In passato, queste specie abbandonavano quasi completamente la Svizzera in autunno. Oggi la percentuale di uccelli migratori che trascorrono l'inverno da noi è in costante aumento, come si può notare anche quest'anno. Questo fenomeno è molto probabilmente legato ai cambiamenti climatici. “Siamo preoccupati perché quest'anno sono stati avvistati meno fringillidi rispetto agli anni precedenti”, afferma Raffael Ayé. Il numero di cardellini, verdoni e lucherini, così come di altre specie di fringillidi, è in calo. Le ragioni potrebbero essere diverse. Da un lato, il Verdone, ad esempio, è stato colpito da una malattia per diversi anni. D'altra parte, i fringillidi hanno bisogno di una gamma diversificata di semi. Gli habitat naturali con piante diversificate sono quindi importanti per loro.
Potenziale per favorire la natura nelle zone edificate
In Svizzera, la biodiversità è particolarmente minacciata: "le nostre Liste rosse sono proporzionalmente più lunghe di quelle di tutti i Paesi vicini. A lungo termine, possiamo preservare l'avifauna e la biodiversità nel suo complesso solo se creiamo habitat preziosi nelle zone agricole, nelle zone umide e nelle foreste”, sottolinea Raffael Ayé. È per questo che BirdLife è impegnata in numerosi progetti per la creazione di tali habitat e quindi per la promozione della biodiversità e delle specie minacciate. Ma anche su piccola scala, ognuno può contribuire alla promozione della biodiversità nel proprio giardino piantando alberi, arbusti o prati fioriti autoctoni. Anche un piccolo balcone con fiori indigeni contribuisce a questo scopo. Oggi, la biodiversità nelle aree urbane è già superiore a quella delle zone agricole gestite in modo intensivo. E c'è ancora un potenziale per la sua promozione.