Berna
Una mobilitazione nazionale contro la violenza sulle donne in programma per domani
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Keystone-ats
19 ore fa
Di fronte a questa situazione "inaccettabile", il tema della campagna annuale di sensibilizzazione sarà "reagire e ricostruirsi dopo le violenze", indica in una nota odierna Frieda - l'ONG femminista per la promozione della pace - che coordina ogni anno la campagna di 16 giorni, con il sostegno di circa altre 250 organizzazioni.

Una manifestazione nazionale segnerà domani il lancio di una campagna di 16 giorni "contro la violenza di genere". Gli organizzatori sottolineano che in Svizzera, in media, ogni due settimane una donna viene uccisa dal proprio partner o ex. Di fronte a questa situazione "inaccettabile", il tema della campagna annuale di sensibilizzazione sarà "reagire e ricostruirsi dopo le violenze", indica in una nota odierna Frieda - l'ONG femminista per la promozione della pace - che coordina ogni anno la campagna di 16 giorni, con il sostegno di circa altre 250 organizzazioni. La campagna, che si svolge dal 2008 nella Svizzera tedesca e dal 2023 in Ticino e in Romandia, fa parte di un'operazione internazionale per combattere la violenza contro le donne. Diverse autorità pubbliche - tra cui il Canton Ticino e la Città di Lugano - ne sono coinvolte.

Molte vittime rimangono in silenzio

Da parte loro, l'ONG Frieda e l'associazione Vergewaltigt.ch ("Stuprata") chiedono che ogni persona si assumi la propria responsabilità per fermare la violenza. Quella fondata sul genere è l'espressione di un sistema che continua a banalizzare le aggressioni sessiste, viene denunciato nel comunicato. Le strutture di sostegno, spesso sottofinanziate, faticano a soddisfare le crescenti esigenze delle vittime, aggiungono le organizzazioni. La violenza di genere comprende quella psicologica, lo stalking e i femminicidi. In Svizzera, i centri di assistenza alle vittime hanno registrato 49'055 consultazioni nel 2023, "ma nelle statistiche emerge solo una piccola parte dei dati", afferma Frieda. Molte vittime non cercano aiuto, per paura di essere colpevolizzate, per vergogna o mancanza di accessibilità, afferma l'ONG, che deplora la mancanza di risorse per sostenerle.

Mancanza di posti

Per il ticinese Alessandro Bianchi, coordinatore del gruppo per la violenza domestica dell'Ente ospedaliero cantonale (EOC), l'accento deve essere posto sulla prevenzione: "Come medico, vedo ogni giorno quanto siano dannose le conseguenze delle violenze fondate sul genere sulla salute fisica e mentale delle persone coinvolte". Da qui la necessità di una formazione adeguata per i professionisti. La campagna sarà l'occasione per chiedere misure concrete a sostegno delle vittime, in particolare aumentando il numero di posti nelle case di accoglienza. "La lotta contro la violenza di genere non può essere un tema a cui dare attenzione solo in modo occasionale. Deve essere un obbligo e una priorità costante!", sottolinea Tamara Funiciello, consigliera nazionale (PS/BE) e co-presidente delle Donne socialiste, citata nella nota. Una manifestazione di solidarietà nazionale si terrà domani a Berna.