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Una Notte dei lunghi coltelli... smussati
Immagine Reguzzi
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Domani l'Assemblea federale eleggerà i successori di Ueli Maurer e Simonetta Sommaruga. I candidati ufficiali in gioco sono quattro e sorprese dell'ultimo minuto sembrano poco probabili. Marco Chiesa: "È una Notte dei lunghi coltelli un po' sottotono".

"Credo che domani, per entrambe le elezioni dei nuovi consiglieri federali, ci sarà bisogno di più turni. Sarà quindi una lunga mattinata". È la previsione, ai microfoni di Ticinonews, di Marina Carobbio, consigliera agli Stati del Ps, all'inizio della cosiddetta "Notte dei lunghi coltelli". Tra gli altri, nel pomeriggio il gruppo socialista e il gruppo Udc hanno tenuto le audizioni delle due candidate ufficiali del Ps (Eva Herzog ed Elisabeth Baume-Schneider). Entrambi i gruppi parlamentari hanno deciso di esprimere le proprie preferenze all'interno del ticket, senza privilegiare apertamente una delle due candidate. Lorenzo Quadri (Lega) ha però fatto sapere che domani sceglierà al di fuori del ticket proposto dal Ps, optando per Daniel Jositsch, che aveva criticato la scelta del partito di puntare solo su candidature femminili. Per Marco Chiesa, consigliere agli Stati e presidente dell'Udc svizzera, quella di Quadri dovrebbe però essere una voce fuori dal coro. "Ci sono delle voci discordanti, anche nel Plr e nel Centro, ma credo che queste velleità si scioglieranno come neve al sole dopo il primo turno", ci ha spiegato. Secondo Chiesa quella che si sta aprendo è una Notte dei lunghi coltelli "un po' sottotono. I candidati sono conosciuti e credo che tutti si siano fatti un'idea. Cerchiamo quindi - scherza il "senatore" ticinese - di non beccarci coltelli nella schiena e di vincere la partita questa sera". Ma cosa è la "Notte dei lunghi coltelli"?

Giochi

A quattro anni di distanza dall'ultima elezione di nuovi membri del Consiglio federale, le Camere si riuniscono domani per determinare un rinnovo di due settimi del massimo Esecutivo. Anche in quel 5 dicembre 2018 a entrare in Governo furono due volti nuovi: la vallesana del Centro Viola Amherd e la sangallese liberale radicale Karin Keller-Sutter. I favoriti per l'elezione di domani sono sempre Albert Rösti (Udc) ed Eva Herzog (Ps), ma si può ragionevolmente ipotizzare che qualche discussione, anche dell'ultimo minuto, sia in corso fra la Sala dei passi perduti e soprattutto il lussuoso Bellevue Palace, storico albergo bernese situato a due passi da Palazzo Federale. È proprio qui che, di solito, la sera prima dell'elezione di un consigliere federale i parlamentari si riuniscono. Un drink, un bicchiere di vino, una battuta, un commento su quello o sull'altro candidato, e magari qualche giochetto che preannuncia sorprese dell'ultimo minuto, nella sala del Consiglio nazionale, l'indomani: è la cosiddetta "Notte dei lunghi coltelli".

Widmer-Schlumpf al posto di Blocher

E l'ultima di queste grandi sorprese fu l'elezione nel 2007 di Eveline Widmer-Schlumpf al posto di Christoph Blocher (Udc), che portò a un vero e proprio terremoto nella politica federale con la nascita del Pbd, poi confluito nel Centro a inizio 2021, e con la presenza di un solo membro in Consiglio federale dell'Udc, primo partito svizzero, fino al 2016, quando il vodese Guy Parmelin venne eletto in Governo.

La "Notte dei cucchiaini"

Già, ma forse proprio a eccezione dei fatti del 12 dicembre 2007, nella storia più recente la "Notte dei lunghi coltelli" si è rivelata... "poco affilata" e poco foriera di stravolgimenti. D'altronde il termine, usato soprattutto in ambito giornalistico, presenta una non troppo velata connotazione sarcastica, tanto che alla sera precedente l'elezione di un membro del Consiglio federale ci si è pure riferiti con le espressioni "Notte dei coltelli in plastica", "Notte dei coltellini svizzeri" o "Notte dei cucchiaini". Anche perché la vera (e ben più violenta) "Notte dei lunghi coltelli" è un regolamento di conti nella Germania nazista del 1934 quando, fra il 30 giugno e il 1° luglio, SS e Gestapo assassinarono per ordine di Adolf Hitler più di 100 persone, tra cui diversi esponenti di spicco del Partito nazista.

La prima "Notte dei lunghi coltelli"

La Notte dei lunghi coltelli rossocrociata nacque nel 1983, quando i socialisti provarono a fare eleggere la prima donna della storia svizzera in Consiglio federale. La prescelta per la successione del solettese Willi Ritschard era la zurighese Lilian Uchtenhagen. Intellettuale, personalità forte, molto a sinistra, da alcuni giudicata un po' arrogante, Uchtenhagen era una politica divisiva. La donna era l'unica candidata proposta all'Assemblea federale dal Ps, ma la maggioranza borghese decise, a sorpresa, per un altro solettese, sempre socialista. Era Otto Stich, che siederà nella Stanza dei bottoni fino al 1995. Fu in questa occasione che la "Notte dei lunghi coltelli" divenne un termine del glossario politico elvetico. Lo sarà anche questa? Lo scopriremo domani mattina. Una cosa però è certa: né la sera prima del 7 dicembre 1983, né quella prima del 12 dicembre 2007, la Svizzera giocava agli ottavi di finale ai Mondiali.