Sicurezza
Una sensata disposizione degli alberi riduce il rischio di morte
©Gabriele Putzu
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Keystone-ats
2 giorni fa
È la conclusione cui sono giunti ricercatori del Politecnico federale di Zurigo (ETHZ), il cui studio è stato pubblicato su "The Lancet Planetary Health".

Disporre gli alberi in maniera sensata nei quartieri riduce il rischio di mortalità per gli esseri umani. È la conclusione cui sono giunti ricercatori del Politecnico federale di Zurigo (ETHZ), il cui studio è stato pubblicato su "The Lancet Planetary Health". Zone alberate ampie e connesse sembrano presentare maggiori vantaggi per la salute rispetto ad aree verdi frammentate e sparpagliate, spiega l'ateneo in un comunicato diffuso oggi. Per lo studio i ricercatori hanno esaminato i dati delle chiome degli alberi e quelli di oltre sei milioni di adulti, forniti dall'Ufficio federale di statistica (UST) lungo un decennio (2010-2019). Per ogni persona hanno realizzato un profilo individuale. Dall'analisi è emerso che non conta soltanto il numero di alberi ma anche la loro disposizione. Persone che vivono in quartieri con grandi superfici contigue di chioma arborea hanno un rischio di mortalità significativamente più basso di quelle che abitano in zone con solo poche aree di chioma arborea, frammentate e dalla forma complessa.

Forte correlazione nelle zone urbane

Questa correlazione è particolarmente pronunciata nelle aree urbane densamente edificate, con una cattiva qualità dell'aria e temperature elevate: se presentano aree verdi disposte in maniera molto favorevole, il tasso di mortalità è significativamente più basso rispetto ad aree comparabili con scarsa vegetazione. Sebbene la correlazione sia chiara, i ricercatori non possono ancora spiegare con precisione in che misura la disposizione degli alberi influisca sulla salute dei residenti. Ciononostante, i risultati sottolineano l'importanza di una disposizione accurata degli spazi verdi alberati e di una piantumazione mirata di alberi nella pianificazione urbana. "Per sfruttare appieno il potenziale di salute degli alberi, le città dovrebbero non solo aumentarne il numero, ma anche garantire che gli spazi verdi isolati siano collegati tra loro, ad esempio attraverso viali alberati", afferma nella nota Dengkai Chi, ricercatrice post-dottorato presso il Future Cities Lab dell'ETHZ e tra i principali autori dello studio. Quest'ultimo fornisce anche prove del fatto che aree compatte e geometricamente semplici - ad esempio di forma circolare o rettangolare - potrebbero avere un effetto più positivo sulla salute rispetto ad aree alberate irregolari e frammentate. Una possibile spiegazione è che le aree strutturate in modo semplice offrono un nucleo verde più ampio, promuovono la biodiversità e sono più invitanti da utilizzare.