Sanità
Una tavola rotonda per un risparmio di 300 milioni di franchi all'anno nel settore sanitario
©Chiara Zocchetti
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Redazione
2 giorni fa
La consigliera federale Baume-Schneider ha istituito una tavola rotonda sul contenimento dei costi nel settore sanitario, con l'obiettivo di risparmiare 300 milioni di franchi annui dal 2026. I partecipanti, tra cui rappresentanti di vari settori, lavoreranno insieme per elaborare misure concrete e coinvolgere anche la popolazione nel processo decisionale.

Il contenimento dei costi nel settore sanitario è un tema ormai al centro dell'interesse, soprattutto in questo periodo di continui aumenti. Per questo motivo la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha riunito gli attori del settore a una tavola rotonda proprio sul tema del contenimento. L’obiettivo di questo nuovo incontro, che si terrà due volte all’anno, è - si legge nella nota del DFI - dare ai partecipanti la possibilità di elaborare congiuntamente misure concrete per tenere sotto controllo i costi. Un incontro che ha riunito rappresentanti dei Cantoni (CDS), del corpo medico (FMH), degli ospedali (H+), delle casse malati (Santésuisse e Curafutura), dell’industria farmaceutica (Scienceindustries), delle organizzazioni dei pazienti, del mondo accademico e il Sorvegliante dei prezzi. In occasione della prima tavola rotonda di oggi, l’obiettivo di questo incontro previsto due volte all’anno è di elaborare nuove misure attuabili a breve e medio termine per frenare l’aumento dei costi, promuovere la collaborazione tra gli attori del settore sanitario e coinvolgerli maggiormente nelle riflessioni sulle riforme in corso. Durante la prima tavola rotonda, i partecipanti si sono fissati come obiettivo un risparmio annuo di circa 300 milioni di franchi dal 2026, un importo pari all’1% dei premi dell’assicurazione malattie.

Promuovere la collaborazione tra gli attori e le misure a breve termine

L’accesso all’assistenza sanitaria, la qualità delle prestazioni e la prevenzione sono pilastri importanti della politica sanitaria in Svizzera, proprio come il contenimento dei costi. Per rafforzare il sistema sanitario servono misure, alcune delle quali sono già in atto. La consigliera federale Baume-Schneider ha posto l’accento su tre priorità: in primo luogo rafforzare le cure di base e in secondo luogo migliorare la digitalizzazione in ambito sanitario. La terza priorità consiste nel proseguire gli sforzi profusi per contenere l’aumento dei costi del settore sanitario. Tra questi rientrano, da un lato, i progetti legislativi in corso, quali i due pacchetti di contenimento dei costi sottoposti dal Consiglio federale al Parlamento, il controprogetto all’iniziativa per un freno ai costi e la promozione delle cure ambulatoriali grazie al finanziamento uniforme delle prestazioni. Dall’altro, per contenere i costi s’impongono anche decisioni a breve termine che non necessitano di una modifica legislativa. Negli ultimi anni il Consiglio federale ha adottato diverse misure al riguardo, che hanno contribuito a limitare l’aumento dei premi. Vari attori del settore sanitario hanno però espresso il loro rammarico di non essere stati coinvolti maggiormente nella loro elaborazione. È proprio per favorire la collaborazione tra di loro e insieme a loro e offrire loro la possibilità di proporre congiuntamente misure a breve e medio termine che la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha istituito la nuova tavola rotonda sul contenimento dei costi.

Due volte all’anno

Le prossime tavole rotonde si terranno nei mesi di maggio e ottobre del 2025. Nell’intervallo, un gruppo di esperti, in cui sono rappresentati tutti i partecipanti alla tavola rotonda, elaborerà misure concrete da attuare dal 2026. A proporre queste misure saranno i partecipanti alla tavola rotonda e l’Ufficio federale della sanità pubblica, ma non solo: dalla primavera del 2025 anche la popolazione sarà chiamata a inviare le proprie proposte tramite e-mail. I partecipanti alla tavola rotonda sono stati inoltre informati dell’analisi sul sovraccarico amministrativo nel settore sanitario condotta attualmente sotto l’egida dell’Ufficio federale della sanità pubblica. Un gruppo di lavoro sarà incaricato di individuarne le cause e di valutare in che modo sia possibile ridurlo.