Zurigo
Un'ex domestica dell'ex CEO di Credit Suisse a processo per tentata estorsione
© Wikipedia - Financial Times
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Keystone-ats
4 mesi fa
La cittadina rumena è accusata di tentata estorsione per un ammontare di oltre mezzo milione di franchi.

Una ex domestica dell'ex Ceo di Credit Suisse Tidjane Thiam dovrà comparire in tribunale il prossimo 6 agosto a Meilen (ZH). La cittadina rumena è accusata di tentata estorsione per un ammontare di oltre mezzo milione di franchi. La 43enne lavorava come domestica nella villa di Thiam a Herrliberg, sulla "costa dorata" del lago di Zurigo. I rapporti di lavoro si sono però conclusi in modo brusco, con la donna che in una e-mail del marzo 2021 chiedeva 587'000 franchi all'ex patron del Credit Suisse.

L'accusa

Stando all'atto d'accusa, la donna scriveva a Thiam che "non voleva fargli del male", offrendogli di risolvere le loro divergenze con questo pagamento. In caso contrario, avrebbe informato i sindacati e il Comitato Olimpico Internazionale, di cui Thiam all'epoca era già membro. Il piano non funzionò e invece di pagare, Thiam chiamò la polizia. Al processo che si tiene davanti al Tribunale distrettuale di Meilen, il Ministero pubblico chiede una pena detentiva di sette mesi sospesa con la condizionale e una multa di 1200 franchi. I capi d'accusa sono tentata coazione e tentata estorsione.

Thiam

Tidjane Thiam, 61 anni, ha la doppia nazionalità francese e ivoriana ed è stato dal 2015 al 2020 Ceo di Credit Suisse (CS), la grande banca che nella primavera del 2023 è stata rilevata dalla rivale UBS. In questo periodo la villa non ha portato molta fortuna a Thiam: il suo vicino diretto era Iqbal Khan, all'epoca responsabile dell'Asset Management di CS e quindi subordinato di Thiam. Quando Khan passò ad UBS, Thiam lo fece pedinare da alcuni detective. Dopo mesi di articoli di stampa sul caso di spionaggio, nel febbraio 2020, Thiam si è dimesso dalla carica di Ceo di CS, ha venduto la villa di Herrliberg e si è trasferito all'estero. Oggi Thiam dice di volersi concentrare in politica. Nel dicembre 2023 è stato nominato presidente del Partito democratico della Costa d'Avorio (PDCI), partito liberale di destra, ed è visto come candidato alle elezioni per presidenziali del 2025 nel Paese africano.