Viaggi
Unione FFS e Trenitalia, Corradi: "Ritardi dovuti al San Gottardo, ma ora torniamo alla normalità"
Redazione
2 mesi fa
Rinnovato oggi a Milano l’accordo tra FFS e Trenitalia per gli Eurocity. In vigore dal 2009, oggi garantisce 40 collegamenti transfrontalieri al giorno. E ora l’obiettivo è ampliare la tratta fino a Firenze e a Venezia. Quanto ai numerosi ritardi da oltre confine, l’Italia si difende: “Spesso non dipendono da noi”.

È sotto la cupola di Milano Centrale, accanto a un Eurocity nuovo di zecca, che Svizzera e Italia hanno siglato la volontà di continuare la loro tratta assieme. Un viaggio cominciato nel 2009 con l’accordo tra FFS e Trenitalia per garantire collegamenti diretti tra le principali città, oggi rinnovato e già proiettato al 2026: quando, tra le altre cose, sarà possibile raggiungere Firenze e Livorno senza più cambi. “Per la nostra clientela l’offerta verso l’Italia sarà davvero migliore", spiega Véronique Stéphan, direttrice del mercato viaggiatori FFS. "Apriremo due nuove destinazioni, Firenze e Livorno, densificando inoltre i collegamenti verso Milano e verso Venezia. Stiamo anche valutando altre possibilità. Avremo un’offerta molto arricchita”.

Da 40 ad almeno 44 collegamenti giornalieri

Dai 40 collegamenti giornalieri garantiti oggi si passerà così ad almeno 44, e questo anche grazie agli investimenti fatti da ambo i lati della frontiera. Le FFS hanno acquistato 4 nuovi Giruno. La flotta di Trenitalia è stata ammodernata e mostrata oggi ai tanti ospiti e giornalisti presenti. Il direttore generale di Trenitalia Luigi Corradi. “Nel 2023 abbiamo avuto più di 3 milioni di passeggeri, che tra Svizzera e Italia hanno scelto questo tipo di collaborazione tra Trenitalia e SBB. Contiamo quindi in un aumento dei numeri perché l’interesse a muoversi in modo transfrontaliero col treno sta crescendo molto”. Corradi ha usato come esempio la tratta Milano-Zurigo, con una durata di sole 3h17. “È quindi un servizio veramente eccezionale”.

Tra sovraffollamenti e ritardi non manca qualche critica

Un servizio eccezionale, ma non al riparo da qualche critica. La stessa Stéphan, durante la conferenza stampa che ha preceduto la firma dell’accordo rinnovato, ha punzecchiato i colleghi italiani: noi, ha detto, siamo più puntuali. Il potenziamento è stato sicuramente accolto con favore per un servizio che viene infatti spesso rimproverato per sovraffollamenti e ritardi. Trenitalia lo riconosce? “Su questo servizio non c’è alcun sovraffollamento, anzi siamo molto contenti perché riusciamo ad avere un ottimo riempimento ma senza mai arrivare al sovraffollamento. I treni di punta vengono infatti riempiti per circa l’83%, quindi un valore medio interessante e che permette al servizio di essere sostenibile. Ma di certo non si può parlare di sovraffollamenti”. Sulla questione ritardi Corradi ammette invece che ci sono effettivamente stati dei problemi dovuti “principalmente ai lavori nel San Gottardo. Da settembre la linea però è completamente riaperta, quindi confidiamo in un ritorno della stabilità”.

Svizzera fiduciosa

E dal canto suo la Svizzera si dice fiduciosa. Stéphan ha infatti ammesso a sua volta queste problematiche, ma c’è fiducia nell’Italia. “Collaboriamo da diversi anni con Trenitalia. È vero, ogni tanto i treni arrivano in ritardo, di più che in Svizzera. Ogni tanto ci sono degli scioperi e noi in Svizzera non siamo così abituati. Ma nell’insieme possiamo dirci molto contenti. L’Italia compie sforzi e vediamo i risultati. La qualità dell’infrastruttura ferroviaria è cresciuta, è fenomenale”.

Ticino escluso dagli Eurocity?

Ciò ha da un lato permesso di accorciare notevolmente i tempi di viaggio, come da quando è entrata in funzione Alptransit. Più volte è inoltre stato ricordato con un certo vanto quanto sia sostenibile e veloce raggiungere Zurigo, Berna o Basilea da Milano. E il Ticino - dove nel passato recente si era sollevata la voce del Mendrisiotto - oggi escluso dalle fermate degli Eurocity? “Evidentemente l’accordo permette agli italiani di venire in Ticino, di fermarsi a Lugano quando vanno a Zurigo, se lo desiderano possono farsi una pausa in Ticino. Questo è chiaramente uno dei vantaggi di prendere il treno, permette di fare delle pause. Penso che il treno sia davvero un mezzo interessante per viaggiare, ha il vento in poppa e siamo convinti che la domanda è destinata a crescere”, ha concluso Stéphan.