Vaud
Valérie Dittli non è più responsabile di Finanze e agricoltura
https://vd.le-centre.ch/gens/valrie-dittli/
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Keystone-ats
7 giorni fa
Messa in causa da un'analisi esterna condotta sul dipartimento, Dittli deve cedere la gestione delle finanze alla collega PLR Christelle Luisier, attuale presidente dell'esecutivo.

La consigliera di Stato vodese Valérie Dittli (Centro) non è più responsabile delle finanze cantonali: messa in causa da un'analisi esterna condotta sul suo dipartimento, Dittli deve cedere la gestione delle finanze alla collega PLR Christelle Luisier, attuale presidente dell'esecutivo. Il contenuto della perizia, commissionata in gennaio all'ex consigliere di Stato ed ex consigliere agli Stati (PS/NE) Jean Studer, è stato presentato oggi in una conferenza stampa. Ne risulta che il Consiglio di Stato deve prendere misure "il più rapidamente possibile" per garantire "il buon funzionamento dello Stato e per proteggere la salute dei dipendenti interessati", ha comunicato oggi il governo vodese. Il rapporto Studer evidenzia in particolare "una collaborazione gravemente compromessa" tra Valérie Dittli e la sua direttrice generale della fiscalità, Marinette Kellenberger. Questa cattiva intesa si estende "al di là delle due protagoniste". Inoltre una richiesta di Dittli di annullamento di imposte è stata considerata "non legale" da parte di Studer, il cui rapporto rileva anche "una possibile violazione del segreto di ufficio".

Direzione generale fiscalità a Christelle Luisier

Dal primo giugno, Christelle Luisier rileverà la direzione generale della fiscalità e il Servizio di analisi e di gestione finanziaria. Questi saranno collegati al Dipartimento della presidente del governo, già responsabile delle Istituzioni, del Territorio e dello Sport. Da parte sua, Dittli manterrà la responsabilità degli altri settori del suo dipartimento, ossia agricoltura, viticoltura e veterinaria. Non è stato possibile definire l'esatta composizione del suo dipartimento a causa della sua assenza per malattia negli ultimi giorni. Il governo esaminerà la portata del suo dipartimento "a breve". Marinette Kellenberger, anch'essa citata nel rapporto Studer, ha deciso di andare in pensione anticipata: sarà effettiva non appena arriverà un successore. Si segnala inoltre che il Consiglio di Stato ha presentato una denuncia penale contro ignoti per violazione del segreto d'ufficio. La denuncia riguarda "le numerose fughe di notizie" che hanno accompagnato l'analisi condotta da Studer. Il suo rapporto sarà inviato anche alla Procura, che dovrà decidere se aprire o meno un'inchiesta penale su un'eventuale violazione del segreto d'ufficio.

Dittli si difende

"Sono molto orgogliosa di essere consigliera di Stato e continuerò a dare il massimo in questa funzione", ha dichiarato Dittli ai media, dopo essersi vista ritirare le finanze. "Sono pronta a continuare a lavorare in modo costruttivo" con il governo, "che ha il diritto di riorganizzarsi", ha detto, "felice" che il rapporto di Jean Studer sia stato finalmente pubblicato. "Sono consapevole di aver preso decisioni non sempre perfette (...) A volte sono troppo diretta (...) Le mie parole possono essere talvolta interpretate come ordini, ma non è mia intenzione (...) Mi assumo la responsabilità delle mie decisioni e sono pronta ad accettarne le conseguenze", ha aggiunto Dittli. Dichiara di condividere in "modo globale" alcune conclusioni della perizia, che lei stessa ha avviato e appoggiato. Ma "rifiuta formalmente" altre conclusioni in particolare riguardo all'accusa di violazione del segreto d'ufficio in materia di segreto fiscale. Dittli ritiene inoltre di non aver sempre potuto svolgere il proprio lavoro come avrebbe voluto: "Non commenterò le difficoltà vissute negli ultimi due anni e mezzo nel trattare con un capo di servizio (la direttrice della fiscalità, ndr) che ha costituito un dossier di elementi a carico contro di me", ha dichiarato. Infine, la consigliera di Stato ammette che alcune cose "avrebbero dovuto e potuto essere chiarite e placate prima e in modo più costruttivo".