
Oggi si conoscerà chi succederà a Viola Amherd in Consiglio federale. Markus Ritter e Martin Pfister, i candidati ufficiali presentati dal Centro, si contendono il seggio nell'esecutivo federale lasciato vacante dalla direttrice del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). Amherd, ricordiamo, lo scorso 15 gennaio ha annunciato le proprie dimissioni per la fine di marzo. Così questa mattina, a partire dalle 8, il Consiglio nazionale e quello degli Stati saranno riuniti in Assemblea federale per eleggere il suo successore che resterà in carica, salvo colpi di scena, almeno fino al 2027.
Una corsa a due
La ricerca del successore di Viola Amherd è stata caratterizzata da diversi "No grazie". Tra questi quelli del presidente del Centro Gerhard Pfister, il capogruppo alle Camere Matthias Bregy, i consiglieri nazionali Martin Candinas e Philipp Kutter, così come le senatrici Isabelle Chassot, Heidi Z’graggen e Andrea Gmür-Schönenberger. Una situazione che aveva portato Fabio Regazzi, consigliere agli Stati ticinese del Centro, ad affermare a Ticinonews che il suo partito "ha fatto fatica" a trovare due candidati. Ma due persone si sono fatte avanti e così il 21 febbraio il Centro ha presentato i propri candidati ufficiali che, come scritto, sono Markus Ritter e Martin Pfister.
Chi è Ritter
Markus Ritter, 57 anni, è deputato a Berna dal 2011. In qualità di presidente dell'Unione svizzera dei contadini (USC), è considerato come un membro influente del Parlamento e dunque il favorito, anche se tutto resta ancora da scrivere. Ritter è stato il primo a rompere gli indugi, comunicando il suo interesse per la poltrona lasciata vacante da Amherd. "Chi mi conosce sa che apprezzo i compiti difficili", aveva affermato al momento di ufficializzare la propria discesa in campo riferendosi al Dipartimento della difesa (DDPS), la cui gestione è stata molto chiacchierata negli ultimi tempi e che chi sostituirà la vallesana andrà con tutta probabilità a dirigere. Uno svantaggio per questa candidatura rischia di essere la provenienza dell'aspirante consigliere federale. Ritter è infatti del canton San Gallo, già rappresentato in governo dall'attuale presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Chi è Pfister
Dal canto suo, Martin Pfister è direttore della sanità del suo cantone dal 2016. Insegnante di formazione, può vantare una solida esperienza come membro di un esecutivo. Se San Gallo potrebbe addirittura fare doppietta, Zugo ha avuto due soli consiglieri federali nella sua storia e aspetta da una vita di tornare a sfoggiarne uno. L'ultimo fu Hans Hürlimann, pure del PPD (oggi Centro), rimasto in carica dal 1974 al 1982. Secondo la sezione cantonale del suo partito che l'ha sostenuto all'unanimità, Pfister sarebbe il delfino ideale di Amherd al timone del DDPS per le sue conoscenze in ambito militare. Il 61enne è in effetti colonnello dell'esercito, nelle cui file ha ricoperto più di un ruolo di responsabilità.
L'elezione
Ma come avverrà l'elezione? Il nuovo consigliere federale, come scritto, verrà eletto dall'Assemblea federale, composta dai 200 membri del Consiglio nazionale e dai 46 degli Stati. Bisogna dire che i membri del Parlamento, come spiegato dalla stessa Confederazione, possono anche non attenersi alle proposte dei gruppi, anche se solitamente vengono eletti i candidati proposti dai partiti politici e che sono già politicamente attivi. Questo perché si possono votare tutti "tutti i cittadini svizzeri eleggibili al Consiglio nazionale", come previsto dall'articolo 175 della Costituzione federale, ovvero tutte le persone maggiorenni con la cittadinanza svizzera. La procedura, nel dettaglio, prevede che nei primi due turni elettorali tutte le persone eleggibili possono essere votate, mentre a partire dalla terza tornata non sono più ammesse ulteriori candidature. Se nessuno ottiene la maggioranza, ovvero più della metà dei voti validi, il candidato con il minor numero di voti viene escluso e così si continua fino all'ottenimento la maggioranza delle preferenze.