Giudiziaria
Violenza carnale, "La pena minima va fissata a quattro anni"
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Keystone-ats
4 ore fa
Lo sostiene Benjamin Brägger, avvocato e autore di un'opera di riferimento sul sistema svizzero di esecuzione delle pene.

La pena minima per la violenza carnale va fissata a quattro anni: solo così facendo gli stupratori finiranno veramente in carcere. Lo sostiene Benjamin Brägger, avvocato e autore di un'opera di riferimento sul sistema svizzero di esecuzione delle pene. "Se nemmeno un violentatore deve andare in prigione, allora chi ci va?", si chiede il docente all'Università di Berna in dichiarazioni raccolte dal SonntagsBlick. Lo stupro è sempre un reato grave, paragonabile a un omicidio. "Non si può stuprare 'un po'', non è un reato commesso per negligenza". Le vittime sono traumatizzate, spesso per tutta la vita: se uno stupratore rimane in libertà "i tribunali segnalano che lo stupro non è poi così grave", argomenta il 57enne.

Proposte di inasprimento finora fallite

Il tema è tornato bruscamente d'attualità dopo che nei Grigioni la settimana scorsa un tribunale regionale ha condannato un ex giudice del Tribunale amministrativo grigionese a una pena detentiva di 23 mesi sospesi con la condizionale per aver violentato un'ex praticante. La sentenza non è ancora definitiva. Finora le proposte di inasprire la sanzione per la violenza carnale sono fallite in parlamento: anche nell'ambito dell'ultima revisione del diritto penale relativo ai reati sessuali il minimo non è stato innalzato. La nuova normativa è in vigore dal luglio 2024 e Brägger ritiene che non cambierà molto in termini di sentenze: vi saranno autori di reato che potranno continuare a cavarsela senza passare tempo dietro alle sbarre.