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La popolazione di Domat/Ems (GR) ha respinto con oltre il 77% di voti la proposta di concedere il diritto di voto ed eleggibilità ai cittadini stranieri. I comuni grigionesi che conoscono questa pratica rimangono dunque 34 su 100. La partecipazione alle urne si attesta al 37,25%.
Altri comuni hanno detto no
Si tratta dell'ennesima bocciatura di un comune con tanti abitanti a questo oggetto. Esattamente cinque anni fa Davos (GR), che conta oltre 10'000 abitanti, aveva bocciato la proposta. Un anno dopo anche St. Moritz (GR) aveva seguito la stessa direzione. Dei dieci comuni retici più grandi in termine di popolazione solo Bonaduz (GR), con 3'533 abitanti, e quello di Scuol (GR), con 4'572, hanno finora esteso il diritto di voto agli stranieri.
Per PS "un'occasione mancata"
Il partito socialista della regione Imboden, dove si trova Domat/Ems, si dice dispiaciuto del basso tasso di partecipazione. Ma è soprattutto il risultato a fare male. Il gruppo socialista è stato l'unico all'interno del Parlamento locale a sostenere l'estensione del diritto di voto agli stranieri. In un comunicato il partito parla di "un'occasione mancata, perchè i residenti senza passaporto svizzero continueranno a essere esclusi dai processi politici."
Dopo Domat/Ems è il turno di Coira?
Attualmente rimangono dunque 34 i comuni grigionesi che hanno esteso il diritto di voto e di elezione a livello comunale ai cittadini domiciliati. Anche il Comune più grande del Cantone sta discutendo quest'opzione: ovvero Coira. L'agosto scorso il municipio aveva dato luce verde a una mozione del PS cittadino. Il Parlamento ha incaricato l'esecutivo di proporre una modifica della costituzione comunale. Si tratterebbe del terzo tentativo nella capitale retica, dopo due bocciature da parte del Consiglio comunale.