
La Svizzera perde due ranghi e si trova ora al quarto posto nella graduatoria relativa alla transizione energetica, secondo l’indice del Forum economico mondiale (WEF). In un rapporto pubblicato oggi, l’organizzazione mette in risalto progressi non uniformi tra i Paesi alla vigilia di un decennio importante.
Nell’ambito della transizione energetica, i Paesi scandinavi sono sempre all’avanguardia. Non per nulla la Svezia guida la classifica, davanti alla Norvegia e alla Danimarca. Dietro alla Confederazione, al quinto posto, si piazza invece l’Austria.
Situazione migliorata in 90 paesi, progressione regolare in 13
In questi ultimi anni, oltre 90 Paesi hanno migliorato la loro situazione, stando al WEF. Tuttavia questa progressione è stata regolare in soli tredici di essi. Come già nel rapporto pubblicato un anno fa, i primi Stati in classifica sono europei. La parte delle energie non rinnovabili è invece aumentata in taluni Paesi emergenti di Asia e Africa subsahariana.
Tra le note positive dello scorso anno v’è il fatto che per la prima volta, nonostante la pandemia di coronavirus, gli investimenti nella transizione energetica hanno superato complessivamente i 500 miliardi di dollari.
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