Zelensky settimana prossima sarà a Davos. Il presidente ucraino parteciperà al Forum economico mondiale (Wef), dove terrà un discorso ufficiale e parteciperà a un incontro con dirigenti di imprese. "Vorrei ricordare che siamo in guerra e Mosca ha un obiettivo: eliminare Zelensky, ovunque si trovi. Detto in altre parole: i sicari russi saranno già pronti in Svizzera", ha commentato a Ticinonews Peter Regli, già capo dei servizi segreti svizzeri, spiegando che "dal momento in cui entrerà in Svizzera, la Confederazione sarà responsabile per la sua sicurezza". Il fatto che gli organizzatori del Wef abbiano annunciato ieri la presenza del presidente ucraino "non è molto positivo, ma siamo in una società liberale e dunque i media possono fare quello che vogliono. Berna dovrà però costruire una roccaforte a Davos per proteggerlo".
"Cercano le debolezze del sistema"
L'ipotesi sostenuta da Regli è quella di una possibile azione degli agenti russi sul territorio elvetico. "Dobbiamo pensare l'impensabile, perché siamo in una società aperta, dove ci si può muovere e dire quello che si vuole. Questo è un elemento che l'avversario cerca di sfruttare e sono convinto che gli agenti russi si stiano muovendo tra Berna, Zurigo e Davos alla ricerca delle debolezze del sistema. Per questa ragione bisogna prendere seriamente la situazione e sono convinto che Viola Amherd e Ignazio Cassis, i consiglieri federali a capo, rispettivamente, del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport e di quello degli affari esteri, facciano il necessario affinché questa sicurezza sia garantita da ogni punto di vista".