È passato quasi un mese dalla catastrofe che ha colpito il Moesano, e la Mesolcina sta cercando, con l'aiuto di tante persone che si sono messe a disposizione, di rialzare la testa. Oggi è stata indetta una giornata della solidarietà, al cui appello hanno risposto in molti: erano 190 i volontari che hanno deciso di dare una mano alle zone alluvionate, 12 invece le imprese che hanno messo a disposizione i loro macchinari e la loro forza lavoro sui 13 cantieri complessivi.
"La Svizzera è stata buona con noi: è giusto dare una mano"
Ticinonews ha raccolto alcune delle loro storie, testimonianze commoventi di voglia di aiutare chi è stato così gravemente colpito dagli eventi naturali. Ad esempio, un giovane racconta di essere legato alla zona, dove è arrivato vent'anni fa con la famiglia ed è rimasto a vivere e lavorare qui mentre i parenti sono tornati in Sardegna per la pensione. "Faccio di tutto per aiutare, sono legato alla regione. Questa nazione è stata buona con noi, ha aiutato mio padre e me, dunque è giusto dare una mano quando c'è bisogno", si è emozionato. Un altro volontario ha spiegato di essere in Mesolcina perchè "quando vedo la gente in difficoltà non riesco a stare fermo, so che si può fare qualcosa di bello".
Per i volontari, "se non vedi cosa è successo non ti rendi conto"
"Si tratta di davvero qualcosa di incredibile, si deve vedere quanto accaduto sul posto, per capire", è il punto di vista di un uomo un po' più anziano, che è arrivato da Rovederedo. Un ragazzo è arrivato da Chiasso, "sono rimasto male quando ho visto cosa è successo".
"La mia amica incinta, evacuata da Sorte"
"Ho un'amica che viveva a Sorte, era incinta all'ultimo mese, è stata trasportata a San Vittore perchè a casa sua non c'erano i servizi essenziali. È davvero una situazione difficile, se si può si aiuta, lo faccio volentieri", aggiunge un altro volontario, dal chiaro accento inglese.
Le aziende: "Un bel clima, si lavora conoscendo persone"
Le 12 imprese hanno messo a disposizione la loro forza lavoro. "Abbiamo i mezzi in funzione in settimana, rendersi utili anche al sabato è bello, stiamo pulendo i campi per i contadini", racconta uno di loro. "Il clima è bello, si passa una bella giornata, lavorando ma parlando e conoscendo altre persone, c'è un ambiente positivo".
Il sindaco di Lostallo: "Quanto attaccamento al territorio!"
Il sindaco di Lostallo Nicola Guidicetti è colpito da tanta solidarietà. "È bellissimo vedere questo attaccamento al territorio, abbiamo 190 volontari, una settantina della nostra regione, una buona parte che vengono dal canton Ticino e tanti anche dalla Svizzera tedesca e dall'Italia, divisi in 13 cantieri, con una quarantina di macchinari da cantieri messi a disposizione dalle varie ditte: è una giornata che sicuramente unisce tutti in questa disgrazia. Questa, per me, è topofilia, cioè a mare, i luoghi in cui si è cresciuti, con un amore che parte veramente dal cuore. È la dimostrazione che la nostra gente tiene al proprio territorio"
Che cosa è stato fatto e che cosa si deve fare
Riassumendo, afferma che quanto fatto garantisce una protezione a Listallo e a quel che rimane di Sorte ma che c'è ancora tanto da fare, in particolare per vuotare il bacino del Sam Giorgio e della Molera, senza ignorare che la Moesa si è alzata di un paio di metri. "Ci sono anche tanti progetti da seguire, per esempio il ripristino completo della strada forestale. L'impianto di depurazione è stato riavviato, ma necessita ancora di grossi lavori di ripristino. Fortunatamente funziona a buon regime e quindi anche da quel lato lì la Moesa è pulita adesso".
"Il mio pensiero va ai figli delle due vittime"
Tornando a Sorte, Giudicetti non nasconde che ogni volta che vede la frana pensa ai figli delle due vittime ("anche il secondo disperso ormai purtroppo sarà quasi impossibile da trovare", a un mese dalla tragedia" e ribadisce la disponibilità del Comune a fare quanto necessario per loro. "So che hanno un grande sostegno da parte dal club dove Alessia opera e quindi questo può dar loro un po' di conforto".
Giudicetti: "Vallemaggia? L'essere uniti nella tragedia ha rafforzato il sostegno"
La successiva tragedia in Vallemaggia non ha "oscurato" quanto successo nel Moesano, anzi "siamo uniti in una disgrazia e questo semmai ha rafforzato il sostegno, non diminuito".