Spuntano come funghi su tutto il territorio ticinese: sono le bibliocabine, ex cabine telefoniche ormai in disuso, che sono recuperate, abbellite e trasformate in biblioteche del libro usato. Ognuno può portarvi i libri che ha già letto e prenderne di nuovi in un circolo virtuoso che promuove la lettura, la condivisione e la riutilizzazone. Le bibliocabine sono promosse e gestite da Comuni, associazioni o persino privati e si trovano nelle piazze, nei parchi e giardini, negli spazi pubblici come stazioni ferroviarie, uffici postali e scuole. La pagina “Cultura a spasso Ticino”, attiva da qualche mese su Instagram, si sta divertendo a mapparle con lo scopo di dare loro ancora più visibilità. Ad oggi sono più di una sessantina quelle già identificate e mappate da Campo Blenio a Vacallo, passando per Giubiasco e Gordevio, con l’aiuto degli utenti. Tutti sono infatti invitati a segnalare la bibliocabina più vicina a sé in un’ottica partecipativa.
“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro”, diceva Umberto Eco. Bene, si direbbe che in Ticino, si legga. Come spiegarsi altrimenti l’enorme successo delle bibliocabine, che dal punto di vista geografico stanno diventando un elemento ricorrente dei paesaggi urbani di casa nostra? Le cifre non mentono: attualmente sono 64 quelle già recensite e mappate dalla pagina Instagram “Cultura a spasso Ticino”, consultabili come fotografie sulla bacheca, come video interattivi tra le storie in evidenza (www.instagram.com/cultura.a.spasso.ticino/). Più di una trentina sono ancora da visitare, chissà quante altre da conoscere, e la pagina sta già lavorando al prossimo sviluppo della biblio-cartina che potrebbe diventare un prodotto digitale. Arbedo, Ascona, Avegno, Balerna, Bedano, Breganzona, Cadenazzo, Claro, Gravesano, Losone, Ludiano, Massagno, Morbio Inferiore, Osogna, Pazzallo, Stabio sono solo alcune delle località toccate da questo fenomeno che sta spopolando un po’ per tutto il globo, cavalcando l’onda dell’upcycling o riuso creativo, vale a dire l’utilizzo di materiali destinati ad essere gettati per creare nuovi oggetti dal valore maggiore. Le bibliocabine rispondono perfettamente a questa logica: si tratta di cabine del telefono desuete o in stato di abbandono che sono ripulite, decorate con disegni e colori sgargianti, ammobiliate con scaffali e a volte sgabelli e giocattoli, riempite di libri e storie che aprono le porte verso mondi immaginari. Una sorta di “letteratura di vicinanza” riunita in uno spazio di condivisione e di incontro.
Tra le bibliocabine vi è poi un originale gruppetto a sé, quello delle bibliocasette, che nascono in prevalenza su iniziativa di persone e famiglie private. Lanciate dal movimento internazionale Little Free Library (letteralmente, “piccola libreria gratuita”) sotto il motto di “Prendi un libro, condividi un libro”, stanno piano piano approdando anche in Ticino e conquistando ideatori e pubblico per la loro creatività. Dalla forma base di una bucalettere, acquistabile in un kit apposito anche sul sito www.littlefrelibrary.org, si sviluppano con tettucci, vetrine e qualsiasi espediente venga in mente ai loro proprietari. Su Youtube non mancano video tutorial che spiegano passo passo come mettere insieme i pezzi della propria bibliocasetta.
Queste e numerose altre chicche si possono trovare su “Cultura a spasso Ticino”, che si può seguire al link: www.instagram.com/cultura.a.spasso.ticino/. La pagina, nata nei primi mesi del 2019, è dedicata agli eventi, alle esposizioni e ai monumenti culturali del nostro Cantone. Non però dal punto di vista degli enti e associazioni che ne sono responsabili. Novità è tutt’altro: lo spostamento verso il punto di vista del pubblico, di chi la cultura, per dirla spiccia, la consuma. In vero stile social, i contenuti presentati sono così immediati, semplici e umoristici e a livello pratico danno spunti per attività da svolgere nel tempo libero. In quest’ottica partecipativa, sono proprio gli abitanti ad essere invitati a contribuire attivamente alla biblio-cartina del Ticino, segnalando le bibliocabine e bibliocasette più vicine alla propria abitazione, al proprio luogo di lavoro o semplicemente incontrate lungo la propria strada. Ci sono diversi modi per biblio-segnalare: attraverso un tag @cultura.a.spasso.ticino su di una pubblicazione Instagram, attraverso un messaggio Instagram Direct, oppure per e-mail all’indirizzo [email protected].
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