Commemorazione
A Locarno si ricorda Flavio Cotti “fra impegno e lungimiranza”
Redazione
2 anni fa
È iniziato oggi alle 16 con una commemorazione religiosa al cimitero di Locarno l’evento per ricordare l’ex consigliere federale Flavio Cotti scomparso due anni e mezzo fa. Il momento di ricordo proseguirà anche domani.

“Flavio Cotti, politico fra impegno e lungimiranza”. Così si intitola la due giorni di commemorazione (oggi e domani) organizzata a Locarno in onore del già consigliere federale Flavio Cotti, figura di spicco della politica cantonale e federale deceduta nel dicembre del 2020. L’evento è iniziato questo pomeriggio alle 16 con una commemorazione religiosa tenutasi al cimitero di Locarno, per poi proseguire al PalaCinema, dove sono previsti gli interventi di diverse autorità.

Pedrazzini: “Un atto dovuto”

Ad organizzare il momento commemorativo è Luigi Pedrazzini, già consigliere di Stato, che ai microfoni di Ticinonews spiega perché si sia deciso di organizzare questa due giorni commemorativa a quasi due anni e mezzo di distanza dalla scomparsa di Flavio Cotti. “Cotti è morto nel dicembre 2020, quando erano in atto le disposizioni anti-Covid, le quali avevano impedito una commemorazione degna dell’importanza del lavoro da lui svolto durante la sua vita politica”, afferma Pedrazzini. “Abbiamo pensato che fosse un atto quindi di giustizia nei suoi confronti andare a ricordare quello che ha fatto. Ed è anche importante, soprattutto per i giovani, conoscere le problematiche che Cotti ha affrontato nel corso della sua vita politica”.

“Sapeva guardare avanti”

Cotti, ricorda Pedrazzini, è stato un politico che ha lavorato “molto seriamente; è stato uno studioso dei problemi e delle questioni politiche, ma ha saputo anche guardare avanti. Se pensiamo ad esempio al suo impegno alla Conferenza sul clima di Rio de Janeiro, attestava già allora una consapevolezza di quanto fosse importante occuparsi di ambiente e di una politica sostenibile”. Da una parte “c’è quindi questo tratto del lavoro serio e dall’altra quello della lungimiranza delle sue idee”, termina Pedrazzini.