Estate
A Lugano Piazza Luini sarà rinfrescata da "Aureola"
Città di Lugano
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Redazione
8 giorni fa
A Lugano piazza Luini sarà rinfrescata da “Aureola”, così si chiama il nebulizzatore che la città ha voluto per contrastare il fenomeno delle isole di calore. “Si tratta di un progetto pilota” fanno sapere dal Municipio e per testarne l’efficacia l’Istituto scienze della Terra della SUPSI effettuerà un monitoraggio tramite una stazione meteo.

Nonostante le nuvole, e il sole un po’ timido di questi tempi, a Lugano si pensa già al grande caldo, quello che nelle città si fa sentire più che altrove nel periodo estivo. È per questo che in Piazza Luini, dalla forma rotonda che richiama proprio un’aureola - e da cui prende il nome - è stato istallato un nebulizzatore. Un’installazione della cui idea abbiamo parlato con il capo Dicastero sviluppo territoriale Filippo Lombardi. “Questa nebulizzazione è frutto di una riflessione che stiamo affrontando a Lugano in merito alle isole di calore. Sappiamo che le nostre città presentano pavimentazioni in pietra naturale – come di fronte al LAC –, cementate o asfaltate e assieme agli immobili queste trattengono il calore”. Lombardi ha poi sottolineato che durante il periodo estivo “in città ci sono fino a 5°C in più rispetto alla campagna”. Come fare dunque per dare sollievo alla popolazione? “Oltre alle solite fontane e fontanelle in cui si si rinfresca mani e viso, si è quindi optato per questa nuova e geniale idea, che permette alla gente di avere una percezione totalmente diversa della temperatura percepita, che va a scendere”.

Un progetto pilota

E Piazza Luini, sprovvista di fontanella, si è prestata perfettamente per questo progetto pilota. Pavimentata in pietra ed esposta ai raggi solari per diverse ore al giorno, accumula infatti molto calore. Per ovviare a questa situazione e mitigare gli effetti dovuti al cambiamento climatico è stato proposto dunque un sistema di raffreddamento che si attiva a partire dai 20/25°C e tiene conto delle precipitazioni e dell’umidità dell’aria. Per entrare nel dettaglio abbiamo incontrato il progettista e realizzatore di Nephos, Nicola Colombo. “Quella di ricreare una nebbia naturale è stata inizialmente un’idea artistica. Lentamente, questa è diventata dapprima un sistema tecnico per abbattere le polveri; poi dal 2019 – quando abbiamo fatto la nuvola a Bellinzona – ci siamo resi conto del potenziale per abbassare la temperatura nelle città, in particolari nelle zone sprovviste di verde”. Un nebulizzatore munito di 180 ugelli e 7 litri di acqua nebulizzata al minuto sotto forma di piccole gocce che cercano di evaporare velocemente. Il consumo? “Praticamente come quello di un’aspirapolvere”.

Davanti al LAC fino a metà settembre

La struttura sarà presente davanti al LAC fino alla metà di settembre, periodo in cui - per testarne l’efficacia - l’Istituto scienze della Terra della SUPSI  effettuerà un monitoraggio. Ne abbiamo parlato con la ricercatrice Annalisa Rollandi. “In Piazza Luini sono già attivi tutti i nostri sensori e siamo presenti anche con una stazione meteo. Noi monitoriamo quindi l’andamento delle temperature del microclima urbano. Alla fine dell’installazione analizzeremo i dati per capire se questi interventi vanno ad avere un impatto sulla temperatura percepita delle persone”. L’efficacia della Città sarà invece effettuata attraverso un sondaggio. Ma già oggi qualche avventore ci ha confermato l’efficacia del nebulizzatore.