Vallemaggia
A Prato Sornico rinasce la pista di ghiaccio, simbolo di rinascita
Redazione
4 giorni fa
Tanta emozione, oggi, a Prato Sornico in vista dell’inaugurazione della pista di ghiaccio provvisoria, che è sorta dove il maltempo – 160 giorni fa – si è portato via il centro sportivo simbolo della regione. Un raggio di luce, confermano le autorità, ma i lavori sono solo all’inizio.

"Questa giornata a mio modo di vedere è determinante. È un nuovo punto di partenza verso il nostro prossimo futuro", ci racconta il sindaco di Lavizzara Gabriele Dazio. "Abbiamo voluto proprio mettere questa pista per dare un forte segnale alle nostre comunità alla nostra valle, ma soprattutto ai nostri giovani, per far capir loro che il nostro intento è quello di andare avanti e andare lontano", continua il sindaco. "Posso dire che ogni volta che vengo qui rivivo ancora tutto. Io sono nato e cresciuto in questa pista e i miei figli anche, quindi sono evidentemente dei momenti molto toccanti per noi. Però adesso non dobbiamo scoraggiarci ma ri-alzare la testa - perché un po' l'abbiamo già alzata", afferma Dazio, "e guardare dritti verso il futuro."

Tanta emozione in questo segnale di ripartenza

Le parole di Gabriele Dazio mostrano quanta emozione c’è stata oggi a Prato Sornico, in Alta Vallemaggia, in occasione dell’inaugurazione della pista di ghiaccio provvisoria realizzata sul sedime del Centro Sportivo di Sornico, la struttura simbolo della regione andata distrutta nella tremenda alluvione di giugno. E quello odierno è un segnale di ripartenza a cui hanno voluto partecipare molte persone, infatti: "è un bellissimo segnale anche perché c'è molta gente della nostra comunità ma anche dell'intera Vallemaggia", racconta il sindaco, "a dimostrazione del fatto di quanto questa pista era, ed è ancora, molto nel cuore di tutti." Come detto questo impianto è provvisorio. L’obbiettivo è quello di costruirne una nuova, in una zona protetta, nei prossimi tre anni. Quella inaugurata oggi è però fondamentale per ragazze e ragazzi che praticano hockey, pattinaggio o pattinaggio artistico, ma anche per tutta la valle.

Un raggio di luce per la Vallemaggia

"È un punto di partenza ricominciare con la pista. Un po' più piccolina però è un segnale forte", spiega il presidente della Società Pattinaggio Lavizzara Stefano Zoppi. "Adesso vediamo che ci sono dei bambini che pattinano, il futuro sono loro e si ricorderanno che hanno iniziato a pattinare qua. Anche per l'attaccamento al territorio è qualcosa di molto importante." Non è sfuggito alle emozioni nemmeno il Consigliere di Stato Norman Gobbi: "Pensare che dopo 160 giorni da quella tragica notte che ha cambiato tutto", racconta il Consigliere, "poter vedere questo raggio di luce con questa piccola pista che però permette alla gioventù della Lavizzara ma non solo di poter svolgere un'attività ma anche di dar vita a un villaggio e a una valle è sicuramente una cosa speciale ed emozionante."

Gli aiuti attuali comunque non bastano

Ma guardando avanti c’è ancora tantissimo da fare. Lo fa capire bene la recente lettera mandata dai Comuni di Cevio e Lavizzara alla Confederazione, nella quale si chiarisce che gli attuali aiuti non bastano. In questo caso la pista provvisoria, dal costo di circa 200mila franchi, è stata finanziata da enti pubblici e fondazioni, ma non è nulla in confronto a ciò che ancora bisogna fare. Come dice Dazio "i lavori sono appena iniziati. Fino ad ora abbiamo fatto le messe in sicurezza", continua il sindaco. "Questi lavori siamo riusciti a farli entro i tempi stabiliti. I lavori però concreti a protezione del nostro territorio devono ancora iniziare, pensando ad argini oppure ad altri generi di protezione e questi per poterli fare ci vorranno chiaramente degli anni."

Il Governo cantonale si dice presente accanto alla Vallemaggia

"Il governo tutto è presente", afferma Gobbi. "Lo è con questa iniziativa che è stata sostenuta anche dall'Ufficio dei fondi sport del Decs. Ci sono le varie premonizioni da fare dove lì crediamo sia davvero essenziale un intervento della Confederazione proprio per mettere in sicurezza le alte valli della Vallemaggia, quindi la Lavizzara e la Val Bavona in maniera particolare", continua il Consigliere di Stato. "C'è il Cantone presente pensando anche al progetto del ponte di collegamento tra la bassa e l'alta valle con delle procedure straordinarie messe in atto dal dipartimento del territorio, rispettivamente tutto quello che dovrà ancora seguire nell'ambito della ricostruzione e della messa in sicurezza per dare un futuro all'Alta Vallemaggia", conclude Gobbi.