Ticino
Accogliere rifugiati, alcuni ci ripensano
Redazione
3 anni fa
Anche il Ticino inserirà l’obbligo di alloggio presso i privati di minimo tre mesi. Gobbi: “Si tratta di riequilibrare, ma difficile capire quanto durerà la crisi”

Tra le novità annunciate oggi dalla Segreteria di Stato della migrazione in materia di accoglienza vi è quella della disponibilità delle persone che alloggiano ad ospitare per tre mesi al minimo i profughi in fuga dall’Ucraina. La norma è stata sin da subito anche inserita nel piano cantonale di accoglienza del Ticino, ha spiegato questa sera ai microfoni di Ticinonews Norman Gobbi.

Prima solidarietà e poi i ripensamenti
“Se pensiamo al piano di accoglienza cantonale, anche noi abbiamo inserito il minimo di accoglienza di tre mesi”, aggiunge. Questo perché sullo slancio di solidarietà molte famiglie “si sono confrontate con alcune problematiche sottostimate e hanno rinunciato ad ospitare i profughi”. Inoltre, tra i motivi scatenanti c’è il tempo che rimane però purtroppo “uno degli aspetti più critici”. “È difficile capire quanto durerà la crisi”, sottolinea.

Cambiano le regole
I rifugiati, lo ricordiamo, non potranno più scegliere il cantone in cui andare ma ci saranno delle eccezioni: per le persone vulnerabili e per chi si ricongiunge con parenti stretti.

“Riequilibrare la situazione”
“Si tratta di riequilibrare la situazione dei profughi ucraini tra i Cantoni. Chiaramente, in Ticino avendo 700 cittadini ucraini in molti dopo la fuga dal paese sotto assedio sono arrivati sul nostro territorio”, ha spiegato il direttore del Dipartimento delle istituzioni. “Già nelle ultime settimane la SEM ha fatto un rallentamento delle attribuzioni al Ticino”, conclude.

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