Gordola
Accolto parzialmente il ricorso, si torna in appello con il caso dell'aggressione "alla Rotonda"
©CHIARA ZOCCHETTI
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Redazione
3 ore fa
L'imputato in secondo grado si era visto inasprire la pena da cinque a nove anni per il reato di omicidio colposo.

Il 22 aprile 2017 un 21enne, mentre stava per uscire dalla Rotonda di Gordola, colpì con un pugno alla nuca un 44enne del Mendrisiotto, che in seguito morì all'ospedale Civico di Lugano a causa delle gravi ferite riportate. Ora, dopo oltre sette anni, il caso non si può certo dire chiuso, anzi. Il Tribunale federale, scrive la Rsi, ha parzialmente accolto il ricorso presentato dai legali dell'oggi 28enne. Il caso, quindi, riapproderà alla Corte di appello e di revisione penale (Carp), che dovrà chinarsi di nuovo sulle cause del decesso. Sembra infatti, stando a una perizia, che la vittima sia morta per cause naturali e non per il pugno datogli dall'aggressore. Perizia disposta dalla stessa Carp che in seguito l'aveva definita inutilizzabile. Da qui l'annullamento della condanna per omicidio intenzionale deciso dai giudici di Mon Repos. Ricordiamo che il giovane, in secondo grado, si era visto inasprire la pena da cinque a nove anni per il reato di omicidio colposo.