
L’Assemblea generale 2021 dell’Associazione Bancaria Ticinese, tenutasi ieri pomeriggio a Lugano, è stata un’occasione per mettere a fuoco lo stato di salute della piazza finanziaria in questo periodo di pandemia, ma anche di tornare su alcuni capitoli spinosi ancora aperti, su tutti quello dell’accesso al mercato italiano.
“Pacta sunt servanda”: Alberto Petruzzella, presidente dell’Associazione Bancaria Ticinese, si è affidato al latino (in un gesto che sa di extrema ratio) nel riaprire uno dei temi più spinosi, e ancora irrisolti, della piazza finanziaria ticinese: ovvero l’accesso al mercato italiano.
Questo tema è uno dei punti centrali contenuti nel famoso pacchetto di accordi fiscali parafato fra Svizzera e Italia nel 2015 (in cui figurava anche quello sui frontalieri) – ma mai entrato in vigore, sebbene si attendano con imminenza nuovi tentativi di contatto fra le parti, potenzialmente risolutivi. La settimana prossima, come annunciato oggi durante l’assemblea generale dell’ABT, vi sarà infatti un incontro a Roma fra Maria Cecilia Guerra, Sottosegretaria italiana al Ministero dell’economia, e Daniela Stoffer, Segretaria di Stato in Svizzera per le questioni finanziarie internazionali.
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