Ticino
"Accuse infondate contro la Spab"
"Accuse infondate contro la Spab"
"Accuse infondate contro la Spab"
Redazione
9 anni fa
Emanuele Besomi risponde al testimone involontario del discusso salvataggio di un cane a Vacallo

Non si è fatta attendere la replica della Società protezione animali Bellinzona (Spab) alla lettera intitolata "Se chi protegge fa paura ai cani" inviata ai media dal signor Cianca per denunciare il discutibile salvataggio di un cane avvenuto a Vacallo (vedi articolo suggerito).

A rispondere alle perplessità dell'involontario testimone oculare dei fatti è direttamente il presidente della Spab, Emanuele Besomi, tramite una missiva che vi riportiamo integralmente qui di seguito.

"Egregio Signor Cianca,"

"in qualità di presidente della Società protezione animali di Bellinzona mi sento in dovere di difendere da accuse infondate il corretto lavoro svolto dai due volontari intervenuti sabato scorso per il recupero di un cane scappato dopo un temporale nella zona."

"La nostra Società, basata esclusivamente sul volontariato, da ben 64 anni si adopera per la salute e il recupero di animali in difficoltà. La SPAB opera in tutto il Canton Ticino e per casi particolari è chiamata ad intervenire anche oltre confine dove enti come il nostro purtroppo non esistono. Eseguiamo mediamente oltre 1000 interventi di recupero all'anno e ospitiamo nelle nostre strutture, trovandogli poi una nuova casa, centinaia tra cani, gatti e molti altri animali, sia selvatici che domestici. Siamo partner ufficiali degli organi d’intervento cantonali e federali, come polizie, ambulanze, pompieri e dogane e riconosciuti dal Consiglio di Stato."

"Entriamo nel merito di quella sera:"

"All’arrivo dei nostri volontari, i quali ricevono una formazione continua e nello specifico sono anche possessori di cani di grande taglia, l’animale era effettivamente rintanato sotto un tavolo dell’Osteria."

"Già questo comportamento, per chi ha dimestichezza con i cani, fornisce una serie di informazioni ben precise e la più importante è che ci si trova di fronte ad un cane in una situazione di stress e paura."

"Nel caso in questione si trattava di un Pastore Belga Tervueren di circa 30 kg maschio in ottima forma. Il Pastore Belga Tervueren, è conosciuto dagli esperti come cane forte, deciso, ottimo per la difesa personale (buona capacità offensiva) ma anche per un carattere piuttosto nervoso."

"Queste informazioni permettono di adottare delle misure atte ad evitare, in primo luogo, che il volontario venga morso, e non meno importante che il cane possa ferirsi o scappare nuovamente."

"L’utilizzo di un collare a strozzo è una prima misura di sicurezza per evitare che il cane in caso di rinculo possa sfilare il collare e fuggire, magari finendo investito da una vettura."

"Dopo un paio di tentativi infruttuosi di infilare il collare da parte del nostro volontario, si è deciso di lasciar provare alla persona che da due ore aveva il cane rintanato tra le sue gambe e con il quale il cane aveva preso un po’ di confidenza. Una volta infilato il collare, il cane ha subito reagito indietreggiando, cercando di divincolarsi: classica mossa di cani non abituati al passeggio con il guinzaglio. Per cui la decisione di utilizzare il collare a strozzo si è dimostrata corretta. Sempre la medesima persona ha provato a portare in cane al guinzaglio ma senza esito. Nonostante le sue carezze ed i suoi biscottini il cane non si è in ogni caso mosso a dimostrazione che in quel frangente non erano utili per la risoluzione del caso."

"Visto l’aumentare del nervosismo, le pupille dilatate e il sempre più frequente lieve sollevamento delle labbra del grosso cane, i volontari, hanno deciso di impiegare il guinzaglio rigido (in gergo accalappiacani) per poter gestire il cane in maniera più sicura. Inoltre questo guinzaglio permette di far salire l’animale sull’apposita rampa che porta alla gabbia senza doversi avvicinare troppo con le mani."

"Lo spostamento effettuato con il cane gestito mediante guinzaglio rigido è stato di circa 6-8 metri!! Il cane non ha subito ne maltrattamenti fisici nè tantomeno psicologici."

"Per quanto riguarda invece la visita negata al rifugio di Gorduno-Gnosca, la nostra responsabile della struttura le ha fissato un appuntamento per il giovedì seguente. Lei si è nuovamente ripresentato il mercoledì e nonostante, personalmente occupato sul posto di lavoro, sono volentieri giunto al rifugio e con lei ho potuto personalmente parlare per oltre 30 minuti dell’accaduto, spiegandole quanto sopra riportato."

"Quindi come vede da parte nostra vi è stata la massima trasparenza e disponibilità a confrontarci, fermo restando che l’operato dei volontari non ha in nessun modo leso la dignità psicofisica del cane."

"La cronaca è piena di casi dove un cane senza nessuna causa plausibile morda improvvisamente bambini o adulti. Uno degli ultimi, ancora inspiegato, è stata l’aggressione da tergo di una piccola bimba di pochi anni sulla spiaggia pubblica di Figino procurandogli gravi ferite. Al rifugio abbiamo attualmente in osservazione un Labrador di due anni che senza motivo ha morsicato al volto un bimbo sul divano di casa."

"Egregio Sig. Cianca, comprendo molto bene che la sensibilità di ogni singolo porta a vedere ed interpretare azioni di altri in modo più o meno positivo. Non bisogna però dimenticare che un cane in situazioni di stress è guidato principalmente dall’istinto e non dalla razionalità. Questo ci obbliga, a tutela della nostra incolumità, all’utilizzando dei mezzi necessari proporzionati alla situazione."

"Il cane è poi stato riconsegnato sano e salvo al suo padrone che, felicissimo di poterlo riabbracciare e impressionato positivamente dalla struttura di accoglienza e dell’organizzazione ha deciso di adottare dal nostro rifugio un gatto in cerca di casa."

Besomi conclude spiegando che le foto della riconsegna saranno a giorni visibili sul sito della società, www.spab.ch.

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