“Abbiamo purtroppo visto anche in Ticino dei morti dovuti alla vaccinazione. Ho delle prove quasi certe che Borradori si era vaccinato pochi giorni prima della morte. (...) Se non si fosse vaccinato probabilmente non sarebbe capitato quello che è capitato”. Queste alcune delle frasi pronunciate dal dottor Werner Nussbaumer - noto oppositore delle misure anti-Covid e membro degli “amici della Costituzione” - a Matrioska lo scorso 7 settembre, e che ora rischiano di costargli caro. Lo stesso medico ci ha infatti comunicato l’apertura di un procedimento amministrativo a suo carico da parte del Dss che, secondo Nussbaumer, potrebbe anche costargli la sospensione.
“Gli operatori devono provvedere a un’informazione corretta e oggettiva”
Da noi contattato, l’Ufficio di Sanità del Dipartimento sanità e socialità ha confermato l’apertura di un procedimento, che verrà valutato dalla Commissione di vigilanza sanitaria. Ma, per quanto riguarda le possibili conseguenze tutto è ancora aperto: “Dipenderà dalla Commissione, tutte le opzioni dall’avviso, alla sospensione fino a eventuali revoche sono sul tavolo”, ci ha confermato la Capoufficio Patrizia Bottinelli Cancellara, che ha anche confermato come il procedimento sia partito proprio dalle affermazioni a Matrioska, ma che potrebbe arrivare a includere anche affermazioni più recenti. Ad ogni modo, sulle motivazioni: “Nel mondo sanitario, quando un operatore si esprime in pubblico su questioni così delicate è richiesto che provveda a un’informazione corretta e oggettiva, sempre nel rispetto della sua libertà d’espressione. Spetterà alla Commissione decidere se questo è stato il caso”.
Commissione che, al termine del procedimento, esprimerà un avviso al Dipartimento sanità e socialità che infine prenderà la decisione definitiva sull’operato del medico. Ad ogni modo, fino a quel momento, Nussbaumer potrà continuare ad esercitare.
Lo spezzone incriminato
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