Unire le forze per creare il terzo centro più grande del Cantone. Questa, in estrema sintesi, l’idea dietro il progetto di aggregazione del Basso Mendrisiotto che vedeva coinvolti sei comuni: Novazzano, Balerna, Vacallo, Morbio Inferiore, Breggia e Chiasso. I primi due sin dall’inizio hanno espresso scetticismo su questo progetto ed oggi, a Ticinonews, il sindaco di Balerna Luca Pagani ha detto che “non ci sono le condizioni di base per presentare un’istanza di aggregazione”.
Le motivazioni di questo no
“Negli scorsi mesi un gruppo di lavoro ha redatto diversi approfondimenti”, ha spiegato il sindaco, dicendo che il Municipio “ha preso in considerazione gli studi, ma da questi non sono emersi elementi tali da giustificare una decisione positiva verso l’aggregazione del basso Mendrisiotto”. Attenzione però, perché questo non significa che non si possano unire le forze. “Durante la riunione con i vari sindaci dei comuni interessati svoltasi a fine settembre si era ipotizzato di valutare gli strumenti alternativi all’aggregazione per cogliere le opportunità di questo progetto. Per farlo si è parlato dell’allestimento di un masterplan strategico, o della costituzione di ‘conferenza dei sindaci” che possa garantire una collaborazione efficace a tutto campo per la definizione di obiettivi strategici da attuare tramite gli enti già presenti, come la Commissione regionale dei trasporti, l’Ente regionale di sviluppo o quello turistico”, ha spiegato Pagani.
Basta parlare di aggregazione? “Se si parlasse di un comune unico no”
La decisione di Balerna di dire no all’aggregazione del basso Mendrisiotto è definitiva, oppure il tema potrebbe tornare sui banchi del Municipio in futuro? “Al momento”, risponde Pagani, “abbiamo deciso di rinunciare a questo progetto. Si potrebbe tornare a parlare di aggregazione ma -per quanto mi riguarda- quando sul tavolo ci sarà l’idea di creare un comune unico dell’intero Mendrisiotto”.