Luganese
Agno-Bioggio, una circonvallazione diversa ma non a metà
Redazione
un anno fa
Dopo la rinuncia alla parte interrata dell’opera a causa dei costi rivelatisi esagerati, i sindaci del Malcantone hanno incontrato il direttore del DT Claudio Zali, che ha illustrato le possibili alternative.

“Il credito per la realizzazione della circonvallazione Agno-Bioggio verrà presentato nella sua totalità. Entro la fine dell'anno verrà presentato un messaggio per la realizzazione completa dell'opera”. Esprime soddisfazione ai microfoni di Ticinonews il presidente della conferenza dei sindaci del Malcantone, Eolo Alberti, dopo l'incontro avuto ieri con il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, voluto dagli stessi capi di Esecutivo per esprimere la loro preoccupazione e delusione dopo che l'opera attesa da decenni si è parzialmente arenata perché finanziariamente insostenibile. Un incontro chiarificatore dove Zali ha dal canto suo illustrato quali sono, allo stato attuale, le possibili alternative. Il margine di manovra è però ridotto. “Tolte le estemporanee idee di ripartire da zero, occorre prendere i punti fissi che sono rimasti sul territorio, ovvero la fine della parte utilizzabile dell’attuale progetto, quindi in zona fine pista aeroporto, incrocio con via Lugano per intenderci, e il vallone, e congiungere questi punti non più interamente in sotterranea, ma cercando un varco tra l’edificato”, spiega il consigliere di Stato.

“Mi aspetto opposizioni”

Bisognerà insomma trovare un compromesso fra inserimento territoriale ragionevole e costi accettabili. Fra problemi risolti, e altri che potrebbero sorgere. “Se non ci possiamo permettere la soluzione ideale, ecco che un’altra andrebbe comunque a decongestionare un’area densamente popolata del comune di Agno – prosegue Zali - questo andando certo a gravare in un’altra zona, ma si spera in misura minore e comunque sopportabile. Mi aspetto ovviamente delle opposizioni, che ci stanno e vanno discusse”.

Vento (in parte) cambiato

L'incontro di ieri ha rappresentato anche l'occasione per fare chiarezza sui motivi, non solo finanziari, che hanno portato alla rinuncia della parte interrata. “Abbiamo capito che quel tratto di galleria andava a creare una sorta di diga, che avrebbe generato delle difficoltà enormi non solo alle abitazioni, ma a tutto il terreno circostante”, riprende Alberti. Terreno circostante che si trova ad Agno, il cui sindaco Thierry Morotti nelle scorse settimane non le aveva mandate a dire, parlando di fallimento politico totale e di anni di riunioni gettate al vento. Vento che ora sembra almeno in parte cambiato. “Ho visto uscire dalla riunione il sindaco di Agno decisamente più sollevato. Anche perché sarà un attore presente e partecipe nella realizzazione di questa circonvallazione”, precisa Alberti.

Zali: “SI faccia chiarezza sul sorpasso di spesa”

Sindaci malcantonesi sollevati quindi, almeno fino al prossimo capitolo. Rimane però ancora da sciogliere il nodo legato ai motivi che hanno portato al sensibile sorpasso di spesa rispetto a quanto indicato nel progetto di massima. “Discussioni di questo genere dureranno mesi, o anni, probabilmente con strascichi giudiziari”, commenta Zali. “Evidentemente vi sono delle opinioni a confronto. Noi riteniamo che da qualche parte sia stato commesso un errore e chiederemo che si faccia chiarezza”.