Ticino
AITI festeggia 60 anni
Immagine Fotogonnella
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Redazione
3 anni fa
L’Associazione delle industrie ticinesi durante la sua assemblea ordinaria ha fatto il punto su quanto deve aspettarsi in futuro il nostro Cantone. Molti gli imprenditori presenti tra cui i Ceo di Casram e di Audemars SA

Ieri a Lugano si è tenuta la sessantesima assemblea ordinaria di AITI. Un’occasione importante per parlare di sfide e prospettive che stanno vivendo le aziende ticinesi. Dalla pandemia alla guerra, in Ticino c’è anche una situazione strutturale: in futuro mancheranno lavoratori. Un tema su cui AITI ha già presentato in questo senso un “patto di paese”. Ai microfoni di Ticinonews due fra i vari imprenditori presenti hanno voluto esprimere il loro pensiero attraverso il quale si è cercato di capire quali sfide e quali prospettive ci sono oggi concretamente per il nostro Cantone.

“Si cerca di salvare il salvabile”
“Le imprese lavorano bene nel momento in cui ci sono dei periodi di stabilità; le situazioni invece che viviamo negli ultimi due anni sono estremamente altalenanti” ha spiegato Franco Puffi, Ceo di Casram. “Tante piccole e medie imprese in questo momento stanno cercando di salvarsi perché quando il rincaro del materiale raddoppia, l’energia triplica e i trasporti aumentano a loro volta... Si sta cercando di salvare il salvabile insomma”. Un terzo aspetto, “importante in questo momento”, sono i tanti affari che attualmente girano a livello nazionale, soprattutto per quel che riguarda gli affari di accompagnamento legati all’armamento eccetera e “bisogna controllare che arrivino alle aziende svizzere” ha spiegato Puffi.

Difficoltà per chi ha aziende anche all’estero
Gli effetti della pandemia ancora si fanno sentire, specialmente per le aziende, come confermato da Mirko Audemars, Ceo della Audemars SA. “Sono due anni che non possiamo viaggiare in Cina e gestire tutto dall’esterno diventa complicato. Abbiamo comunque delle persone fidate di riferimento quindi riusciamo a gestire il tutto abbastanza bene”. Ovviamente, avere un’azienda all’estero e non poterci andare è un problema.

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