C’è chi passa anche solo per il caffè o per fare due chiacchiere. Altri per una partita a carte, oppure per un maglione caldo. Al Centro solidale Bethlehm di Lugano ogni giorno si incrociano tante storie e diversi vissuti. Oggi però è la Vigilia di Natale e nell’aria fervono anche i preparativi per il pranzo di domani, organizzato dagli Amici di "Ul grott mobil". “Si partirà con un aperitivo, rigorosamente analcolico, e poi dalle 11.30 ci sarà la possibilità del pranzo d’asporto fino a mezzogiorno", spiega a Ticinonews il coordinatore Sem Degli Antoni. A quel punto in sala, grazie volontari, "sarà servito il pranzo, che inizierà con un antipasto di insalata. A seguire, polenta e spezzatino o, in alternativa, formaggio. Al pomeriggio scatterà invece la tombola natalizia". Un appuntamento aperto a tutti. A chi il Centro lo frequenta abitualmente e a chi, semplicemente, sceglie di trascorrere qui il Natale, come i tanti volontari che lo rendono possibile. "Cerchiamo di portare un po’ di allegria per qualche ora e di condividere un attimo spensierato”, aggiunge Degli Antoni.
L'organizzazione
In totale verranno preparate 150 porzioni, "così da dare la possibilità dell’asporto a chi lo desidera", afferma Fra Martino Dotta, coordinatore del Centro. All’interno invece "sistemeremo 120 posti a sedere. Ci sono persone, ma anche famiglie, che chiedono di venire da noi proprio per passare un Natale un po’ diverso. Chi è solo forse soffre di più nel periodo delle feste”.
Sostenere è fondamentale
Solitudine e indigenza sono parole che a volte si fa finta non esistano, ma che Fra Martino Dotta conosce molto bene. Tutti i mezzogiorno alla Masseria vengono serviti una cinquantina di pranzi, a cui si aggiungono una ventina di cene. Non solo: il Centro offre pure consulenza per superare momenti di difficoltà. E questo anche grazie alle donazioni, che sotto Natale non mancano mai. “Parliamo di diverse decina di migliaia di persone passate al Centro nel corso dell’anno, e devo dire che nel periodo pre natalizio c’è una gran corsa a sostenerci. Di questo siamo contenti, ma il sostegno è necessario tutto l’anno”, conclude Fra Martino.