Ticino
"Al momento non si è staccato molto, speriamo che venerdì scenda più materiale"
Redazione
un giorno fa
Il capoufficio dei Servizi di manutenzione stradale del Cantone commenta i tentativi di provocare artificialmente il distaccamento della frana tra Riva San Vitale e Brusino Arsizio, iniziati questo pomeriggio. "Speriamo che la frana scenda entro i prossimi due giorni".

"Al momento non si è staccato molto, speriamo che domani frani più materiale". È il riassunto fatto a Ticinonews da Giovanni Simona, capoufficio dei Servizi di manutenzione stradale del Cantone, per quanto riguarda la situazione sulla strada cantonale tra Brusino Arsizio e Riva San Vitale, attualmente chiusa proprio per permettere agli addetti ai lavori di provocare artificialmente il distaccamento dei 3mila metri cubi di materiale che minacciano il fondovalle. Lavori "interrotti questi sera per via del buio e che riprenderanno domani mattina". Ricordiamo che "l'intervento è costituito da un dilavamento controllato, grazie all'apporto di acqua dal lago tramite delle pompe verso la zona di pericolo", come spiegatoci nel pomeriggio da Andrea Bosisio, Capo del Centro di manutenzione di Mendrisio. 

L'obiettivo: riaprire la strada settimana prossima

La speranza degli addetti ai lavori "è che il materiale possa franare nelle prossime ore, al più tardi nei prossimi due giorni. Una volta che ciò accade, liberare la strada dal materiale è facile, perché è possibile spostare fino a mille metri cubi di materiale al giorno, quindi ne servirebbero al massimo tre". 

Cosa è successo

Sulla cantonale attualmente chiusa "a inizio febbraio è caduto un sasso e per questo, nei giorni seguenti l'evento, i tecnici del Cantone erano sul posto per mettere in sicurezza l'area", continua Simona. "Mentre stavano lavorando hanno però notato dei sassi che continuavano a rotolare verso valle e così è stato fatto un sopralluogo per capire l'origine del problema". Il tutto "in una zona discosta che si trova a circa un centinaio di metri d'altezza rispetto alla quota del lago". Un'area, ricorda l'esperto, "conosciuta alle autorità per questi possibili scoscendimenti, ma mai di queste dimensioni". In ogni caso "l'area è protetta anche grazie alle varie opere di premunizione realizzate in passato".

"Il rischio zero non esiste"

Il Ticino, precisa Simona, "è un Cantone alpino e per questo il rischio zero non esiste. In totale in Ticino ci sono un migliaio di chilometri di strade cantonali e un quinto di questi sono soggetti a franamenti". Tratti "monitorati dalle autorità, che negli ultimi trent'anni hanno realizzato oltre un migliaio di opere di premunizione, con 15 km di reti di protezione". A questo, "si aggiunge il lavoro della sezione forestale per la gestione dei boschi, perché anche questi rappresentano una difesa naturale contro questo genere di eventi".