
Esattamente a 80 anni dall’inaugurazione della prima capanna, il presidente CAS Ticino Giovanni Galli ha inaugurato quest'oggi l'inizio dei lavori della nuova Capanna Monte Bar con la posa della prima pietra. Presenti all'evento le autorità municipali, patriziali e l'ente turistico di Lugano.
La conferenza stampa ha avuto luogo davanti alla capanna con un paio di vecchi sci sul tavolo, in ricordo delle origini storiche della struttura che era stata voluta per dare rifugio agli sciatori luganesi che frequentavano il Monte Bar sin dall’inizio del XX secolo. Particolare curioso di questo sport praticato dai “borghesi” di Lugano è che salivano a piedi, facendosi portare gli sci con il gerlo dalle donne di Bidogno agli albori dello sport sulla neve in Ticino. La capanna fu inaugurata il 6 dicembre 1936 e costruita su disegno del capomastro Orfeo Tunesi. I costi per la costruzione ammontarono a 15’412 franchi (2’350 franchi per la posa dell'acquedotto e 3’639 franchi per le opere di falegnameria).
La nuova capanna è stata invece progettata da due giovani architetti, Oliviero Piffaretti e Carlo Romano, che hanno vinto il concorso per il rifacimento dell’opera nel 2014, con il progetto nominato “Barlume”. La nuova capanna non sarà più rifugio degli sciatori luganesi, ma piuttosto un punto di riferimento per lo sviluppo dell’escursionismo, del turismo e della mountain-bike di tutto il comprensorio. Fin dall’inizio infatti la sezione del CAS si è resa conto della necessità di un approccio globale al progetto, che considerasse tutti gli elementi e punti d’interesse presenti sul territorio e che permettesse di aumentare ulteriormente non solo l’attrattiva per la capanna, ma per tutta una regione.
Il fatto che il comune di Capriasca con il progetto Areaviva stesse già lavorando in questo senso - assieme alla disponibilità e l’interesse dimostrati da vari partner locali, cantonali e della municipalità di Lugano - ha dato slancio al progetto e alla ricerca dei fondi per realizzarlo. A tale scopo è stata creata anche l’Associazione Amici della Capanna Bar che nel corso degli ultimi due anni ha dato un sostegno al CAS Ticino per raccogliere buona parte del capitale necessario alla realizzazione della costruzione, e che ancora si stà adoperando per trovare gli ultimi 300’000 franchi mancanti.
Con l'inizio del cantiere il CAS Ticino è fiducioso nell’appoggio di nuovi sostenitori ed amici. I costi della nuova capanna ammontano a più di 2,5 milioni di franchi, cui vanno aggiunto quasi un milione di spese per portare elettricità e acqua in capanna, e per evacuare le acque luride nelle canalizzazioni a valle. Si è inoltre approfittato per collegare a queste canalizzazioni anche l’alpe Musgatina del Patriziato di Bidogno che ha ceduto al CAS il terreno sui cui sorge la capanna.
Il termine dei lavori è previsto perr fine autunno e l’inaugurazione della capanna nel corso della prossima primavera.
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