Manno
Alcar rinuncia ai licenziamenti, ma Unia risponde: "Quei posti non sono mai stati a rischio"
©Chiara Zocchetti
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L'azienda ha fatto sapere che è stato trovato un accordo con il personale. Il sindacato Unia tuttavia afferma: "Si tratta esclusivamente di un'operazione di dumping salariale".

È stata chiusa la procedura di consultazione per il licenziamento collettivo all'Alcar Ruote Sa di Manno. Da noi contattata, l'azienda ci ha riferito che l'accordo raggiunto ha condotto alla decisione di revocare il licenziamento collettivo che riguardava i 97 dipendenti dell'impresa. "Le parti - scrive l'azienda in un comunicato stampa - hanno lavorato e collaborato in modo serrato ma costruttivo al fine di raggiungere un accordo condiviso che potesse garantire la necessaria stabilità economico-finanziaria atta a salvaguardare tutti i posti di lavoro". L'intesa, viene specificato, "è stata sottoposta all'assemblea del personale, dove l'85% del personale l'ha approvata". Un risultato che "ha soddisfatto tutte le parti ed è volto al mantenimento della piena occupazione in Alcar Ruote Sa".

Sindacati esclusi dalle trattative

Stando a nostre informazioni, l'accordo raggiunto dovrebbe prevedere una revisione del contratto di lavoro, con lo stipendio che ora sarà verosimilmente decurtato e legato alla congiuntura economica. Da cinque anni, i collaboratori della Alcar ricevevano un salario ridotto. Nelle trattative non sono stati inclusi i sindacati.

Il licenziamento collettivo

La proceduta di consultazione, ricordiamo, è stata aperta il 16 maggio scorso insieme alla Rappresentanza del personale per avviare una pratica di licenziamento collettivo riguardante i quasi 100 dipendenti dell'azienda. Alcar spiegava che "a causa del proseguire della crisi del settore automobilistico e la conseguente perdita del fatturato si è trovata costretta a ricostruire un quadro economico generale per mantenere le proprie attività produttive in Svizzera".

Unia: "I posti di lavoro non sono mai stati a rischio"

La notizia del raggiungimento dell'accordo e del ritiro del licenziamento dei dipendenti non ha colto di sorpresa Vincenzo Cicero, responsabile per l'industria della sezione ticinese di Unia. “I posti di lavoro non sono mai stati a rischio", commenta a caldo il sindacalista. "Quella in corso è semplicemente un’operazione di dumping salariale. Ora vogliamo vedere l’accordo, in seguito valuteremo il da farsi e come intervenire”.