
In pochi mesi il mondo sembra essersi capovolto. Questo è il grido d’allarme lanciato dal WWF durante l’Assemblea della sezione regionale svoltasi oggi a Porza. Nel mirino, il rafforzamento delle rappresentanze politiche di destra e in particolare l’operato di Albert Rösti, attuale capo del Dipartimento dell'Ambiente, che con il suo arrivo ha segnato una drastica inversione di rotta: tagli finanziari nei settori della protezione del clima, della biodiversità, della rinaturazione dei corsi d'acqua e nelle misure di protezione delle greggi dai grandi carnivori.
Un appello alla mobilitazione
Abbiamo parlato della situazione con Francesco Maggi, responsabile regionale WWF-Svizzera italiana: «Approfittiamo di questa Assemblea per lanciare un appello ai cittadini di mobilitarsi, difendere la democrazia e difendere l'ambiente. Fino a qualche anno fa i cittadini erano nelle piazze e la lobby del petrolio era sotto pressione: si parlava di decarbonizzare, di uscire dal petrolio. Oggi, invece, vediamo delle multinazionali del petrolio che fanno addirittura causa a delle organizzazioni ambientaliste, chiedendo milioni di risarcimento per danno d'immagine. Ecco, questo è il mondo ribaltato: chi inquina il pianeta e lo minaccia, si permette di chiedere risarcimenti a chi invece lo vuole difendere». La domanda sorge dunque spontanea, che l’onda verde degli anni scorsi stia piano piano scemando? «Non lo so, spero proprio di no, sicuramente è in pausa. Purtroppo, in questo momento i temi dominanti sono altri e quindi si fa molta fatica a far capire alle persone che la crisi climatica rimane, anzi, si aggrava» aggiunge Maggi.
Esenzione fiscale in pericolo
Un altro tema caldo, che preoccupa, riguarda la proposta – attualmente in discussione a Berna – di revocare l’esenzione fiscale alle associazioni che finanziano campagne politiche. Sempre Maggi ai microfoni di Ticinonews: «Ciò significa che quando si vota, per esempio su una legge per il clima o per l'energia rinnovabile, noi non possiamo più investire soldi o far campagna, però i nostri avversari possono impunemente continuare a finanziare le campagne contrarie. Al momento, siamo riusciti a far tornare in commissione questa mozione per approfondimenti, ma è una delle tante spade di Damocle che pesano sulle nostre teste».
Una solida presa sul territorio e sulla politica
Nonostante il periodo difficile, il WWF rivendica importanti successi. In particolare, l’approvazione popolare della legge federale “Sull'approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili”. Ne abbiamo parlato con Massimo Mobiglia, presidente di WWF-Svizzera italiana: «Questo è un passo particolarmente importante. È una campagna che abbiamo fatto attivamente, per riuscire a raggiungere gli obiettivi di una strategia energetica per la Svizzera: con questa legge si sbloccano una serie di progetti, di opportunità, di possibilità verso un mondo e un Ticino molto più a energie rinnovabili».
Il dolce amaro sul territorio
Sul fronte ticinese, le notizie positive sono arrivate anche dal Gran Consiglio con l'accettazione del credito quadro per gli incentivi legati al risanamento energetico degli edifici e il prelievo sui consumi di elettricità per il finanziamento del fondo energie rinnovabili; ottimi anche i risultati per la tutela degli ambienti acquatici. Resta invece preoccupante la situazione legata alla nuova ordinanza sulla caccia. Secondo l’associazione, la Confederazione ha dimezzato gli aiuti finanziari per le misure di protezione contro i grandi predatori, lasciando i Cantoni in balìa delle difficoltà e senza risorse adeguate.