Ticino
Allerta valanghe, Bognuda: "Informarsi sempre prima di partire"
Redazione
7 ore fa
Il responsabile guide alpine per Montagne sicure fornisce alcuni consigli su come affrontare la montagna in questi giorni. "Oggi è una giornata da prendere con cautela. Chi non ha esperienza non è il caso che si avventuri in fuori pista o nello sci alpinismo".

Le intense precipitazioni che negli scorsi giorni hanno interessato Sopraceneri e Moesano (GR) hanno spinto l'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) di Davos a innalzare il pericolo di valanghe al livello "4-" ("forte"), su una scala con valore massimo 5. L’allerta, valida fino alle 18 di ieri sopra i 2'000 metri, interessava le regioni di alto e basso Moesano, Leventina, Riviera, Val di Blenio e Vallemaggia. Ma cosa dobbiamo aspettarci per la giornata di oggi e il weekend in generale? Quali accorgimenti è meglio adottare? Ticinonews lo ha chiesto a Massimo Bognuda, responsabile guide alpine per Montagne sicure.

Massimo Bognuda, con queste premesse, come bisogna affrontare la montagna nei prossimi giorni?
“Il primo aspetto da considerare è sempre la ricerca delle informazioni. Queste devono essere corrette e aggiornate. La nevicata che è arrivata è umida, parliamo quindi di neve pesante, da non sottovalutare; anche un piccolo lastrone è una massa molto pesante che si sposta”.

Sono diverse le attività che si possono fare in montagna. Ci può consigliare cosa si può fare e cosa invece è meglio evitare quando c’è un’allerta di questo tipo?
“Sicuramente oggi è una giornata da prendere con cautela. Chi non ha esperienza non è il caso che si avventuri in fuori pista o nello sci alpinismo. Oltre al consueto materiale di sicurezza, che viene da anni propagandato e consigliato, suggerisco di affidarsi a persone esperte. E a chi ha in programma delle ciaspolate dico di restare sui sentieri ufficiali segnalati”.

Lei ha parlato prima di neve pesante. Cosa comporta andare in montagna con questo tipo di neve?
“Chiaramente non avremo la bella sciata con la neve polverosa di dicembre e gennaio, quando ci sono le giornate molto fredde. Questa neve è comunque sciabile, ma è più faticosa per chi traccia. Per sciare in queste condizioni bisogna avere una buona tecnica”.

Bisogna fare molta attenzione anche perché è facile provocare una valanga, pur senza fare apposta, quando c’è questa tipologia di neve.
“Un livello 3 non è da sottovalutare. Il 50% degli incidenti di valanga avvengono proprio con questo grado. Il consiglio è sempre di cercare le informazioni ufficiali - ad esempio sul sito di Davos -, leggere bene il bollettino e metterlo in pratica: evitare quindi le esposizioni e le quote elencate per cui sono segnalate queste problematiche di lastroni”.

Cosa deve esserci assolutamente nell'equipaggiamento di chi ha voglia di fare una ciaspolata? Tra l’altro, il primo giorno di bel tempo dopo una nevicata è particolarmente pericoloso. Come bisogna attrezzarsi? 
“Confermo, il primo giorno di bel tempo invoglia la gente a uscire e ad andare nella neve fresca, però effettivamente è il giorno più pericoloso, poiché la neve non è ancora ben assestata. In secondo luogo, a un rialzo delle temperature seguirà un aumento dell'attività valanghiva. Bisogna quindi prestare attenzione alle temperature e al loro andamento. L'equipaggiamento deve essere quello classico: chi fa del fuoripista con le ciaspole deve sempre avere l’apparecchio ARVA - l'apparecchio di ricerca, indossato e accesso - il parasonda, indumenti di ricambio e anche vestiti per il freddo, perché  in montagna magari si parte magari con il bel tempo, ma la meteo può cambiare in un attimo, quindi occorrono indumenti e bevande calde. Suggerisco anche di cercare informazioni sui percorsi sui siti ufficiali, o di chiedere alle persone in loco”.

Quali applicazioni consiglia di avere sul telefonino?
“Tra le applicazioni importanti figurano “white risk”, su cui è possibile leggere il bollettino aggiornato, l'app della REGA, e anche “Svizzera mobile”, dove vengono segnalati i sentieri ufficiali e aperti, soprattutto per quanto riguarda le ciaspolate.

L'intervista a Massimo Bognuda: