Ticino
Alpinismo, 40 anni fa l’impresa ticinese
Redazione
4 anni fa
Romolo Nottaris e Tiziano Zünd furono i primi svizzeri a conquistare il Gasherbrumm II, uno degli “ottomila” della terra. Nottaris: “Una vittoria che ho nel cuore”

Il 3 agosto 1981 avvenne la prima ascensione svizzera di uno degli “ottomila” della terra, il Gasherbrumm II, nel Karakorum in Pakistan. L’impresa fu realizzata dai ticinesi Romolo Nottaris e Tiziano Zünd. A distanza di 40 anni, Teleticino ha incontrato uno dei protagonisti. “Andare a scalare un’ottomila in due partendo dal Ticino è stata una grandissima vittoria. C’è l’ho nel cuore”, ricorda Romolo Nottaris. “Tiziano Zünd a 23 anni era in cima a un ottomila in stile alpino. È stato per lungo tempo uno dei giovani che è andato più in alto”.

Una conquista in stile puramente alpino
Si tratta di una delle imprese più rilevanti nella storia dell’alpinismo svizzero. I due alpinisti ticinesi, armati di tanto coraggio, furono i primi svizzeri a conquistare la vetta (8’035) in stile puramente alpino, ossia arrampicandosi sulla montagna senza bombole di ossigeno, senza corde fisse e senza sherpa. Partendo dal campo base, con in spalla 15 kg ciascuno, Romolo e Tiziano affrontarono la neve fresca che ricopriva interamente il cammino e dovettero scavare dei solchi per procedere. In sei giorni, senza l’ausilio di respiratori artificiali né di portatori di alta quota, né di campi intermedi precedemente equipaggiati e tantomeno corde fisse, raggiunsero la vetta, portando a casa un primato mondiale. “Negli anni ‘80 le spedizioni erano himalayane, cioé abbastanza grosse. C’erano magari 12 partecipanti, 30 sherpa, i campi e le corde fisse. Scalare un ottomila era una mega impresa , mentre farlo in due persone era una novità”.

Una passione nata a 9 anni
La passione per la montagna di Romolo Nottaris nasce da lontano. “Viene da mio papà, che è sempre stato un grande camminatore. A nove anni poi ho visto il film “Italia k2” del 1954, con la prima salita degli italiani in vetta. Da lì ho deciso di diventare alpinista”. Misurarsi con le montagne è una sfida contro sé stessi, che richiede qualità e audacia. Oggi, a 75 anni, Nottaris si reca ancora in montagna, anche se le vette che visita sono inferiori rispetto a quelle di un tempo. “Andare in montagna per me è sempre andare alla ricerca di un limite. Se raggiungo una cima da una via più difficile, mi dà più soddisfazione”.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata