Ticino
Alprose frenata dal franco e... dal traffico
Alprose frenata dal franco e... dal traffico
Alprose frenata dal franco e... dal traffico
Redazione
9 anni fa
L'azienda di Caslano lamenta inoltre il problema della Swissness. Regazzi: "È vero, troppa regolamentazione"

Non è un periodo facile quello che sta attraversando la Alprose di Caslano, azienda che produce 4'700 tonnellate di cioccolato all'anno e che dal 2011 è controllata dal gruppo belga Group Baronie.

Lo ha sottolineato ieri il direttore Fons Walder, in occasione della visita del direttore del Dipartimento delle finanze e dell'economia Christian Vitta, di una delegazione dell'Associazione industrie ticinesi (AITI) e di diversi deputati al Gran Consiglio, di cui riferisce oggi il Corriere del Ticino.

In primis, ha spiegato il direttore della Alprose, c'è il problema del franco forte, che penalizza le vendite all'estero.

Poi c'è la questione del museo del cioccolato, per il quale l'azienda chiede un sostegno al Cantone o alle organizzazioni turistiche. Alla luce delle decine di migliaia di visitatori che attrae ogni anno, e che quindi portano ricadute positive sul territorio, il direttore Walder auspicherebbe un aiuto in modo da trasformarlo da struttura provvisoria a polo di attrazione ancora più forte. Finora tutti i tentativi dell'Alprose sono stati vani, ma forse uno spiraglio si potrebbe aprire con l'Ente regionale di sviluppo del Luganese.

Tornando ai problemi, uno particolarmente complicato è quello dei vincoli della Swissness per avere il marchio Swiss Made. "Il latte noi lo prendiamo al 100% in Svizzera anche se ci costa il 250% di quello estero" ha spiegato Walder. "Ma le nocciole provengono dalla Turchia e il cacao proviene da Costa d'Avorio, Nigeria e Ghana."

Un problema riconosciuto dal presidente di AITI Fabio Regazzi. "Sono toccati da quel provvedimento soprattutto l'alimentare e l'orologiero" ha dichiarato. "In generale questo è uno degli effetti della iperregolamentazione che sta toccando tutta la politica svizzera. È da tempo che mi oppongo a questa tendenza che ormai ha intaccato anche i rapporti a livello locale tra amministrazione e cittadino."

C'è infine un altro grattacapo per l'azienda di Caslano, il traffico. "Da qui partono 4-5 camion carichi di prodotti al giorno e perdono molto tempo solo per raggiungere l'autostrada" ha dichiarato il direttore, auspicando che dopo decenni di attesa la politica riesca finalmente a porre rimedio alla situazione.

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