Ticino
Amianto: trovarlo è la regola, non l’eccezione
Redazione
un anno fa
I dati raccolti nell’ambito delle procedure edilizie mostrano come l’amianto in Ticino sia presente in quasi il 90% degli immobili edificati prima del 1991.

I recenti casi di amianto rinvenuto alle scuole comunali di Brissago e al cantiere di Bellinzona sono la regola, non l’eccezione. È la conclusione a cui è giunto il più recente studio condotto dal cantone, che risale ormai al 2018 ma, ci spiegano dal Dipartimento del territorio, è assolutamente attuale.

Cronistoria

Il problema che affrontiamo ancora oggi ha origine tra gli anni Cinquanta e Settanta, quando l’amianto conobbe un vero e proprio boom, e lo si trovava ovunque: nelle abitazioni, nelle scuole e negli ospedali, come isolante, nei vasi da fiori, nell’abbigliamento da lavoro o nelle componenti delle automobili. Lo chiamavano minerale magico per la sua eccezionale resistenza meccanica, termica, chimica ed elettrica. Purtroppo, con il passare del tempo questo materiale ha mostrato il suo lato oscuro e in tutto il mondo sono emersi casi di malattie polmonari e decessi legati all’esposizione alle sue polveri.

Le malattie

C’è una caratteristica che trasforma la polvere di amianto in un killer; le sue fibre sottilissime non possono essere neutralizzate dall’organismo e penetrano in profondità nelle vie respiratorie. Le malattie insorgono dai 20 ai cinquant’anni dopo l’esposizione. Questo materiale è vietato in svizzera dal 1990, ma è tutt’altro che scomparso. La dimostrazione è nei dati raccolti nell’ambito delle procedure edilizie, i quali mostrano come l’amianto in Ticino sia presente in quasi il 90% degli immobili edificati prima del 1991. Trovarlo dunque è una regola, non un’eccezione.

Amianto e analisi

Quantificare la presenza di amianto in Ticino non è possibile. Tuttavia, dallo studio promosso dal Cantone “si può stimare che siano tra i 60 e gli 80mila gli edifici abitativi a poter avere questo problema”, spiega a Ticinonews Tomas Bugday, capo ufficio servizi tecnico amministrativi della sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo. Se si vive in uno stabile costruito tra il 1950 e il 1970 e si vuole sapere se vi sia o meno dell’amianto “è necessario che questi edifici vengano valutati da esperti, i quali, in base alla tipologia di materiale definiranno se tale materiale possa contenere amianto per difetto”. La certezza “può essere ottenuta solo mediante un’analisi di laboratorio, che è abbastanza semplice".

Nessun obbligo di bonifica

Nel momento in cui viene identificato dell’amianto, la prima domanda che ci si pone è come smaltirlo. Tuttavia, in Svizzera non vi è alcun obbligo di bonifica. “Dal punto di vista della protezione dei lavoratori, chi va a intervenire su edifici costruiti prima del 1991 deve ricevere informazioni sulla presenza o meno di questa sostanza”, prosegue Bugday. “Ma sarà poi il proprietario a decidere se procedere o meno con la bonifica. Infatti, se per alcuni materiali la rimozione può essere semplice, se si riscontra la presenza di amianto, ad esempio, nella colla di una piastrella del bagno, si può decidere, visti i costi elevati, di tenere comunque la piastrella all’interno dell’edificio e di applicarvi sopra quella nuova”. In questo caso “l’edificio non è bonificato, bensì continuerà a contenere amianto”, conclude Bugday.

 

 

 

I tag di questo articolo