Anche il PPD si schiera a favore dell’autogestione, ed esprime la necessità di fare al più presto chiarezza sui fatti e sulle responsabilità, in riferimento a quanto accaduto all’ex-Macello.

“Il PPD si è sempre opposto a ogni tipo di violenza fisica e simbolica” si legge nel comunicato “perché siamo abituati a costruire ponti, mediando fra posizioni anche molto distanti, allo scopo di trovare delle soluzioni che consentano una convivenza pacifica fra diverse visioni della persona umana e della società”.

Oltre alla demolizione dello stabile, nel comunicato viene anche messo l’accento sull’esigenza “di trovare in tempi rapidi un nuovo spazio, adeguato e duraturo, nel quale possa esistere e si possa esprimere una forma di aggregazione non tradizionale quale l’autogestione, sulla base di una nuova convenzione vincolante che assicuri pacifica convivenza e rispetto reciproco per le persone e per le idee”.

Il PPD di Lugano chiede inoltre che il Consiglio comunale, i Partiti e i Gruppi siano informati dal Municipio quanto prima e coinvolte nelle prossime decisioni, e che l’Autorità cantonale si assuma le proprie responsabilità e si impegni a trovare una soluzione «a una questione che concerne tutto il Cantone”.

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