Il Canton Ticino è stato ospite d’onore in questi giorni a Roma in occasione della settima edizione del Forum per il Dialogo tra Svizzera e Italia. Diversi gli incontri istituzionali in agenda, che hanno anche visto la partecipazione del Consigliere federale Ignazio Cassis, del presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta, di quello del Gran Consiglio Michele Guerra per la parte rossocrociata, e del vicepresidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana Antonio Tajani. Tra questi incontri, viene specificato in una nota, quello con il Ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, volto a discutere tutta una serie di tematiche riguardanti anche i rapporti diretti con il Ticino, tra i quali il mercato del lavoro, l'accesso al mercato dei servizi finanziari e aspetti di natura fiscale. Si segnala pure l’incontro, con l’intera delegazione ticinese ed un rappresentante di AET, con i vertici di Terna SpA, il più grande operatore indipendente di reti per la trasmissione di energia elettrica in Europa.
"L'incontro si è concentrato soprattutto sul tema della formazione, del settore delle scienze della vita e dell'innovazione", ha spiegato a Ticinonews Christian Vitta. "Per quanto riguarda l'incontro con Terna SpA, questo è stato interessante per due motivi: da un lato perché la rete che va dal nord al sud dell'Europa attraversa anche il Ticino, quindi è importante capire quali sono i progetti in prospettiva futura; dall'altro per condividere le sfide che devono affrontare i gestori di rete, come l'aumento del consumo della produzione fotovoltaica e l'impatto che questo può avere sulla gestione della rete".
Cosa si è portato a casa il Ticino?
Pensando all'incontro con Giorgetti, "abbiamo affrontato alcuni aspetti legati all'applicazione dell'attuale accordo sui frontalieri. Come in tutti i nuovi accordi che si trovano nella fase operativa, ci sono dei dettagli che vanno aggiustati. Sotto questo aspetto, dal lato italiano sono emersi dei dettagli legati ai comuni che sono compresi nell'accordo e altri che riguardano i vecchi e i nuovi frontalieri, mentre noi abbiamo ribadito l'importanza di affrontare il terzo capitolo che non era stato inserito nella road map: l'accesso al mercato dei servizi finanziari. Questo è un aspetto molto importante, pensando anche al settore bancario ticinese, e abbiamo chiesto di continuare le trattive su questo punto", ha aggiunto Vitta.