Ticino
Anno nuovo, bandiera (europea) vecchia, solite polemiche
Anno nuovo, bandiera (europea) vecchia, solite polemiche
Anno nuovo, bandiera (europea) vecchia, solite polemiche
Redazione
6 anni fa
Continua a far discutere la presenza del vessillo del Consiglio d'Europa su alcuni palazzi pubblici ticinesi

Anno nuovo, polemiche vecchie. Anche ieri, infatti, ha fatto discutere l’esposizione della bandiera europea su alcuni palazzi pubblici ticinesi in occasione del giorno della fondazione del Consiglio d’Europa (il 5 maggio 1949, ndr), organizzazione internazionale della quale la Svizzera è membro dal 1963. La bandiera a 12 stelle del Consiglio d'Europa, ricordiamo, è uguale a quella dell'Unione Europea. Ma l'UE l'ha adottata più tardi e Svizzera e in Ticino la si espone solo il 5 maggio, proprio per festeggiare la ricorrenza del Consiglio.

Il concetto era stato ribadito due anni fa quando il Gran Consiglio aveva bocciato una mozione di Boris Bignasca (Lega) che chiedeva di non esporre più il vessillo sugli edifici cantonali e comunali. Dopo una lunga discussione in aula aveva avuto la meglio il rapporto di maggioranza stilato da Jacques Ducry, accolto con 44 voti favorevoli (PLR, PPD, PS), 26 contrari (Lega, UDC, Verdi) e 7 astenuti. Il 7 ottobre 2016 il Consiglio di Stato aveva spiegato che il 5 maggio "non si celebra la giornata dell'UE, bensì la giornata dell'Europa, due concetti molto diversi". La ricorrenza ricorda infatti la nascita nel 1949 del Consiglio d'Europa, "che non è un'istituzione dell'Unione europea" e del quale la Svizzera fa parte dal 1963. "Celebrare il 5 maggio esponendo la bandiera europea è quindi una consuetudine da ben prima che si cominciasse a parlare di adesione allo Spazio economico o all'Unione europea", aveva spiegato il Governo.

A inizio 2018 il Municipio di Locarno aveva tuttavia deciso di non più esporre tale vessillo. Il sindaco Alain Scherrer aveva spiegato a Ticinonews che ”tale decisione è scaturita dopo l'ultima esposizione della bandiera in questione”, avvenuta il 9 maggio 2015, a Palazzo Marcacci. In quella circostanza, “erano giunte delle rimostranze via mail da parte di alcuni cittadini”. Ma la vera causa che aveva indotto il corpo municipale a discutere la questione però soprattutto legata al fatto che "non essendoci alcuna differenza tra la bandiera della Comunità europea e quella del Consiglio d'Europa, in quel particolare periodo (leggi Svizzera inserita nella black-list), il fatto poteva creare pericolose controversie". E così, dopo una veloce interpellanza municipale, la decisione di sopprimere questa esposizione era scaturita per maggioranza.

Tornando all’ultima polemica di cui parlavamo, nella giornata di sabato il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri aveva tuonato all’indirizzo del Municipio di Bellinzona, che avrebbe esposto il suddetto vessillo “addirittura in anticipo”. A suo dire “i sottili distinguo tra Consiglio d'Europa ed Unione europea sono pippe mentali che lasciano il tempo che trovano, visto che la bandiera è la stessa. E proprio per questo motivo vari Esecutivi, a partire da quello di Lugano, hanno esplicitamente deciso di non esporre proprio un bel niente per il 5 maggio”. Uno sfogo condiviso dal deputato Boris Bignasca, che ha postato una foto di Palazzo delle Orsoline con la bandiere del Consiglio d’Europa tra quella svizzera e quella ticinese.

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