
Con profondo rammarico, il Comitato organizzatore del Galà dei Castelli comunica che l'edizione 2025, prevista per martedì 8 luglio, non avrà luogo. "Una decisione sofferta e inevitabile, maturata in seguito al mutato contesto economico generato da un recente intervento dell'autorità fiscale cantonale, il cui impatto ha reso insostenibile l'organizzazione dell'evento nelle tempistiche a disposizione", viene spiegato nel comunicato. A seguito dell'esito di un controllo fiscale, delle nuove e oggettive difficoltà contributive prospettate per il futuro e, soprattutto, dell'estrema vicinanza alla data prevista per lo svolgimento del meeting, gli organizzatori si sono visti costretti ad annullare quella che sarebbe stata la 15ª edizione di una manifestazione divenuta negli anni un punto di riferimento a livello internazionale, posizionandosi al 23° posto tra i migliori meeting al mondo nel 2024.
Questioni economico-finanziarie
Capire le ragioni dietro una decisione così drastica non è facile, ma ci sono due problemi principali che sembrano aver avuto un peso decisivo. Il primo motivo riguarda le tasse poco competitive rispetto ad altri eventi simili in Svizzera e all’estero. Gli atleti stranieri guardano con attenzione a quanto verrà trattenuto dai loro compensi. In Ticino si applica un prelievo del 18%, ma poi l’organizzazione deve anche coprire la differenza tra questa trattenuta e l’importo effettivo calcolato dal fisco: un sistema che finisce per penalizzare economicamente gli organizzatori. Il secondo riguarda invece l'ampliamento della base imponibile, ovvero di ciò che viene considerato "reddito da tassare". Oggi il fisco vuole tassare anche le spese di viaggio, vitto e alloggio coperte dall’evento, anche se non sono soldi che vanno direttamente all’atleta. Questo meccanismo può portare a situazioni decisamente particolari, con tasse che superano la metà del compenso previsto per l’atleta. In più, l’organizzatore si ritrova a pagare tasse anche sulla parte di imposta che ha già pagato per conto dell’atleta: un circolo vizioso difficile da sostenere. Riassumendo, l’evento, che generava un indotto importante per il territorio, non è più sostenibile. Gli organizzatori parlano di una decisione amara ma inevitabile, presa con senso di responsabilità e nella speranza di poter un giorno riportare la grande atletica in Ticino.
Domande e Risposte
- Perché gli atleti stranieri preferiscono altri meeting?
Perché pagano meno tasse e portano a casa una fetta più grande del loro compenso.
- Cosa vuol dire “tassazione poco competitiva”?
Che in Ticino la percentuale di tasse trattenuta agli atleti è più alta rispetto ad altri cantoni o Paesi.
- Cosa sta cambiando con le regole fiscali?
Oltre ai compensi in denaro, ora il fisco vuole tassare anche le spese coperte dagli organizzatori (viaggi, hotel, pasti...).
- Chi paga la differenza tra la trattenuta e la tassa effettiva?
L’organizzatore del meeting, che si fa carico della differenza.
- È vero che si arriva a pagare una tassa… sulla tassa?
Sì. Poiché l’organizzatore paga anche l’imposta per conto dell’atleta, questa cifra viene anch’essa tassata, generando un effetto a catena.