Educazione
Anticipare il tedesco alla prima media, al via un'indagine consultiva. Ecco cosa prevede
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
6 mesi fa
Tre le ipotesi di attuazione sottoposte a indagine consultiva: la settimana intensiva e le giornate dedicate, i laboratori di tedesco e francese oppure l'arrocco in griglia.

Anticipare l'insegnamento del tedesco a partire dalla prima media dall'anno scolastico 2025/2026. Per capire come raggiungere questo obiettivo, deciso lo scorso 13 marzo dal Gran Consiglio, oggi il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) ha avviato un'indagine consultiva.

Tre ipotesi sotto la lente

Per decidere quale modalità attuare, negli scorsi mesi il Decs, si legge nella nota, "ha condotto una serie di incontri esplorativi preliminari con alcuni attori della scuola media, ovvero direttori, esperti, capigruppo e docenti, al fine di individuare possibili modalità di implementazione di questa richiesta e valutarne le implicazioni. Partendo dai risultati di tali incontri sono state elaborate tre ipotesi di attuazione che sono da oggi sottoposte a un’indagine consultiva presso quadri scolastici, docenti, operatori scolastici, operatrici scolastiche, associazioni magistrali e sindacali, allieve e allievi, genitori e altri portatori e portatrici di interesse". Vediamo nel dettaglio le tre proposte e quello che comporterebbero.

1. Settimana intensiva/Giornate dedicate

La prima proposta, dal costo annuo di 805mila franchi e che richiederebbe l'equivalente di 6 docenti di tedesco supplementari a tempo pieno, prevede prevede l’organizzazione di una settimana intensiva dedicata all’avvicinamento degli allievi di prima media alla nuova lingua. La modalità potrebbe essere declinata anche in singole giornate scaglionate sul corso dell’anno scolastico (indicativamente 5 giornate). In questi momenti gli/le allievi/e avrebbero l’occasione di avvicinarsi al tedesco in maniera progressiva, attraverso una didattica più ludica, centrata sulle strategie di apprendimento e sui fattori motivazionali, senza però banalizzare l’importanza dell’apprendimento della lingua. La gestione della settimana/giornate sarebbe soprattutto attribuita ai/alle docenti di tedesco, ma potrebbe coinvolgere anche altri/e docenti dell’istituto scolastico dotati/e di sufficienti competenze per poter svolgere alcuni momenti formativi nella propria disciplina in lingua tedesca. L'esempio citato è quello del progetto Mitenand.

2. Laboratori di francese/tedesco

La seconda proposta prevede due opzioni e riguarda la forma didattica del laboratorio a metà classe è già attualmente presente nella griglia oraria della scuola media ed è molto apprezzata siccome consente ai/alle docenti di seguire in maniera più puntuale gli/le allievi/e. Attualmente per gli allievi di prima media sono previsti dei laboratori a metà classe in italiano e matematica (2 unità didattiche (UD) a settimana per ciascuna materia), mentre il francese è svolto a classe intera durante 4UD settimanali. La prima opzione, dal costo annuo di 1.61 milioni e che necessiterebbe l'equivalente di 13 docenti di tedesco supplementari a tempo pieno, prevede il mantenimento di due unità didattiche (Ud) di francese a tronco comune e lo svolgimento, nelle ulteriori 2 Ud destinate al francese, di lezioni in modalità laboratoriale a metà classe, alternate tra francese e tedesco. In questo modello gli allievi svolgerebbero quindicinalmente 2ud di laboratorio di tedesco. Nella seconda, dal costo annuo di 3.22 milioni e che necessiterebbe l'equivalente di 26 docenti di tedesco supplementari a tempo pieno, sono invece previste 2 Ud settimanali di laboratorio sia di tedesco che di francese. In questo modello andrebbero a cadere le 2 ud di francese a tronco comune.

3. ‘Arrocco’ in griglia:

La terza ed ultima proposta, dal costo di quasi 1.6 milioni e che necessiterebbe l'equivalente di 13 docenti di tedesco supplementari a tempo pieno, si articola sull’inserimento del tedesco come materia in griglia oraria con 2ud settimanali. Queste ultime sarebbero ricavate, senza aumentare il numero di ore settimanali per gli allievi, utilizzando un’ora di francese (recuperata poi in seconda media), e l’ora di istruzione religiosa facoltativa (che verrebbe collocata al di fuori della griglia oraria). In seconda media lo spostamento dell’ora di religione facoltativa fuori orario lascerebbe la possibilità di svolgere un’ora di francese supplementare, andando a recuperare quella non svolta in prima media.

Accettati tutti i consigli

Tutti gli interessati, scrive infine il Cantone, hanno l'opportunità di esprimere la propria opinione sulle tre ipotesi organizzative e di presentare eventuali proposte aggiuntive entro l’8 aprile 2024, attraverso un questionario accessibile al link https://scuolalab.ch/anticipotedesco o attraverso prese di posizione da indirizzare a [email protected].  Una volta raccolti i dati sarà redatto un rapporto sull’indagine consultiva. Successivamente ad eventuali ulteriori approfondimenti il DECS procederà a svolgere quanto necessario per attuare la richiesta del Gran Consiglio.

L'intervista a Marina Carobbio