Sarà capitato a tutti in questi giorni di salire su un mezzo pubblico o di entrare in un negozio, e di accorgersi della piacevole brezza dell’aria condizionata. Un metodo utile per combattere il periodo canicolare, ma che potrebbe anche rappresentare un’arma a doppio taglio. Per approfondire l’argomento, Ticinonews ha incontrato il medico di Medical Village Giuseppe Plebani. “Anzitutto, il problema è che l’aria che esce dal condizionatore è molto secca e può quindi generare irritazione a livello delle mucose, della bocca e dell’ofaringe, con conseguente tosse”, ci dice Plebani. “Può inoltre dare secchezza agli occhi. Andando su altre parti del corpo, si rischiano delle contratture muscolari". E si possono avere conseguenze anche a livello gastrointestinale: “l’aria fredda può creare una reazione a livello del nostro intestino e dare quindi origine a degli episodi di dolori addominali e a diarrea”.

Un’altra condizione difficile da sopportare in questo periodo è lo sbalzo termico. “Normalmente si deve considerare di avere, tra esterno e interno, una differenza di 6-7 gradi. Ciò considerando una temperatura esterna attorno ai 30 gradi”, aggiunge Plebani.

Il suggerimento del medico è dunque di evitare un continuo cambiamento di temperatura qualora fosse possibile e, nel caso, indossare una sciarpa o una felpa sui mezzi di trasporto. Da non trascurare è però anche la pulizia degli impianti. “L’aria condizionata può essere potenzialmente contaminata da virus e batteri”, avverte Plebani. “Occorre quindi fare attenzione: pulire i filtri regolarmente, svuotare il serbatoio e disinfettarlo”. La cosa peggiore “è avere un’aria condizionata infettata da virus respiratori o simili, che vengono poi sparsi all’interno del locale o del mezzo di trasporto”.

I consigli utili riguardano anche l’automobile, al cui interno l’aria condizionata deve essere utilizzata nella maniera adatta per evitare disagi. “Il suggerimento è di tenere una temperatura ragionevole, non troppo fredda per evitare lo sbalzo termico e, soprattutto, di evitare di avere il flusso rivolto direttamente sull’addome o su altre parti del corpo, perché può creare degli scompensi, delle contratture muscolari o degli episodi di diarrea”. La cosa migliore “è avere l’aria condizionata in auto orientata sui piedi e sul vetro, e magari tralasciare il livello di mezzo, che dà direttamente sulla persona”, conclude Plebani.