Oltre cento articoli di legge come base di lavoro per le future Arp, che diventeranno le preture di protezione. La nuova normativa in consultazione fino a fine ottobre è stata approvata oggi dal Governo. Un tassello fondamentale per una riforma che la Divisione della giustizia sperava potesse essere realtà già quest’anno, ma la cui parte organizzativa e finanziaria giace da tempo in Commissione Giustizia e diritti. “Noi nel frattempo come Divisione siamo andati avanti, definendo come funziona questa autorità e come procede quando una persona richiede, ad esempio, una curatela”, afferma ai microfoni di Ticinonews la direttrice Frida Andreotti. “Abbiamo una legge che definisce chiaramente quali sono i passi che l’autorità compie. Confidiamo che anche questa apertura della consultazione sia da stimolo per avanzare nei lavori. Abbiamo visto di recente una sensibilità maggiore del Parlamento sul tema della giustizia. Ebbene, anche questa è una giustizia che tocca tutti”.
"Accelerare i lavori"
Dalla nomina dei magistrati alle richieste di indipendenza amministrativa fino al caos al Tribunale penale, sono tanti i temi che in effetti hanno surclassato la riforma delle Arp. E ora la speranza è di accelerare i lavori per una riforma che, in estrema sintesi, prevede di passare dalle attuali 16 Arp gestite dai Comuni a quattro preture di protezione con organizzazione cantonale e personale specializzato. “L’ottica è quella di accelerare i lavori e portare questo cambiamento che la gente ha chiesto approvando a grande maggioranza la modifica in autorità giudiziaria”, precisa Andreotti.
"Tutelare maggiormente anche la società"
Pensata per raggruppare i vari articoli uniformando il lavoro delle future preture, la nuova legge tutela maggiormente anche la società, ci spiega la giurista Ljence Milani. “Vengono previste tutte le fasi della procedura e nell’ultima, quella della deliberazione, è previsto che l’autorità, la pretura di protezione, spieghi alla persona la decisione", esemplifica Milani. "Già oggi viene fatto, ma adesso viene sancito nella legge in maniera concreta”.
La questione finanziaria
In definitiva, un apparato giudiziario a tutti gli effetti, che al Cantone costerà di più. E questa è un'altra questione spinosa che si intende compensare con Ticino 2020. Infatti, se la bozza di rapporto della Sottocommissione che se ne sta occupando ne riconosce l’importanza – il compito delle Arp è proteggere i minori e gli adulti fragili – non mancano suggestioni per, citiamo, “ottimizzare la spesa”. Ad esempio, una riduzione del personale richiesto. Vi è il timore che la situazione delicata delle finanze cantonali possa in qualche modo incidere sulla decisione del Parlamento? “Conosciamo il contesto finanziario nel quale operiamo. Va tuttavia considerato il tipo di attività che svolgono queste autorità e future autorità giudiziarie, che impone tutta una serie di riflessioni anche a livello finanziario, nell’ottica però di affrontare un cambiamento che la gente ha chiesto”, conclude Andreotti.