Salute
Arsenico nel Gottardo, "Il Canton Uri non lo vuole, ma in Ticino va bene!"
https://galleriasangottardo.ch/news/lanno-degli-ultimi-preparativi-per-la-costruzione-del-secondo-tubo
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Redazione
4 mesi fa
È il titolo dell'interpellanza inoltrata al Consiglio di Stato riguardo il deposito di detriti contenenti arsenico ad Airolo dai deputati Verdi Liberali Sara Beretta Piccoli e Massimo Mobiglia.

In questi giorni è emersa una notizia definita "preoccupante" dai deputati in Gran Consiglio Sara Beretta Piccoli e Massimo Mobiglia (Verdi Liberali). In un'interpellanza inoltrata oggi al Consiglio di Stato evidenziano come le autorità del Ticino "avrebbero accettato l’idea di depositare a Airolo i detriti degli scavi del traforo del tunnel del Gottardo, che contengono arsenico". Una situazione su cui si è chinato anche il consigliere di Stato e direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali. il quale ha dichiarato ai media: “Confidiamo che troveremo una soluzione con l’USTRA sulla possibilità di utilizzare questo materiale senza rischi per l’ambiente e la salute delle persone”. Nel frattempo, Thomas Rohrbach, portavoce dell’Ufficio federale delle strade, ha spiegato che il materiale, inizialmente depositato in via provvisoria, "resterà ad Airolo in maniera definitiva, ma sarà coperto da uno strato di altri materiali per evitare che entri in contatto con l’aria e il suolo". Tuttavia, Beretta Piccoli e Mobiglia hanno messo in evidenza il fatto che il deposito di terra contaminata da arsenico può causare gravi problemi ambientali, sanitari ed economici. 

Gli effetti nocivi dell'arsenico

Nel testo dell'interpellanza i due deputati hanno stilato una lista degli effetti nocivi che può avere l'arsenico in differenti contesti.

  1. Contaminazione delle risorse idriche. L’arsenico potrebbe infiltrarsi nel terreno e raggiungere le falde acquifere, mettendo a rischio le riserve idriche sotterranee. L’acqua contaminata da arsenico è pericolosa per il consumo umano e animale, e potrebbe compromettere anche l’irrigazione agricola.
  2. Danno alla salute pubblica. L’esposizione cronica all’arsenico, tramite l’acqua potabile o il contatto diretto con il terreno contaminato, può causare gravi malattie, tra cui: Cancro (soprattutto alla pelle, ai polmoni e alla vescica)Malattie cardiovascolariProblemi neurologici, soprattutto nei bambiniIrritazioni della pelle e disturbi gastrointestinali
  3. Cancro (soprattutto alla pelle, ai polmoni e alla vescica)
  4. Malattie cardiovascolari
  5. Problemi neurologici, soprattutto nei bambini
  6. Irritazioni della pelle e disturbi gastrointestinali
  7. Impatto sull’ecosistema L’arsenico è altamente tossico per molte forme di vita. Può danneggiare la flora e la fauna locali, riducendo la biodiversità, e potrebbe accumularsi nella catena alimentare, contaminando piante, animali e, infine, l’essere umano.
  8. Riduzione della fertilità del suolo La presenza di arsenico nel terreno può ostacolare la crescita delle piante, mettendo a rischio l’agricoltura. Anche a concentrazioni basse, l’arsenico può compromettere la qualità dei raccolti.
  9. Costi economici e legali Il risanamento di terreni contaminati è un processo costoso e complesso, che richiede interventi come bonifiche, isolamento del suolo e smaltimento sicuro dei rifiuti. Inoltre, la gestione inadeguata dei rifiuti contaminati potrebbe comportare sanzioni legali, incluse multe e obblighi di riparazione ambientale.
  10. Rischi per la popolazione locale Il deposito di materiali contaminati potrebbe generare polveri tossiche, aumentando l’esposizione attraverso l’inalazione. L’area contaminata potrebbe diventare inutilizzabile per decenni, con gravi ripercussioni sull’uso del territorio, lo sviluppo urbano e il turismo.
  11. Percezione pubblica negativa La presenza di un’area contaminata potrebbe ridurre il valore degli immobili nelle vicinanze e scatenare conflitti con la popolazione locale, che potrebbe opporsi fermamente a tale progetto.

Cosa si chiede

In considerazione dei rischi sopracitati, per i due granconsiglieri "è fondamentale che la gestione dell’arsenico avvenga con la massima responsabilità per evitare danni irreversibili all’ambiente e alla salute". Per questo motivo, viene chiesto al Consiglio di Stato di rispondere alle seguenti domande, in quanto "la chiarezza su questi punti è cruciale per la salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica".

  1. È confermato che il deposito degli scarti del traforo del Gottardo, contenenti arsenico, avverrà a Airolo?
  2. Come e quando il Consiglio di Stato è stato informato del deposito di questi detriti?
  3. Come sarà determinato il livello di contaminazione dei materiali depositati?
  4. Quali misure saranno adottate per garantire lo smaltimento controllato dei rifiuti?
  5. È Airolo effettivamente un sito idoneo e attrezzato per trattare rifiuti pericolosi?
  6. Sarà necessaria una bonifica ambientale con tecnologie di decontaminazione come il lavaggio del suolo, la stabilizzazione chimica o la fitoestrazione? Se sì, quali saranno i costi?
  7. Quali altri costi supplementari sono previsti rispetto al progetto già votato in Gran Consiglio per la copertura dell’autostrada a Airolo?
  8. Sono rispettati gli accordi e i costi previsti dal Messaggio 7483 del 20.12.2017, relativo al contributo cantonale di 50 milioni di franchi per la riqualifica del fondovalle di Airolo nell’ambito dei lavori di risanamento della galleria autostradale del San Gottardo (secondo tubo)?