Valmara
Asilanti a Rovio, l'UDC: "Potrebbero alterare gli equilibri sociali"
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Redazione
7 ore fa
L'UDC ha presentato un'interpellanza al Consiglio di Stato riguardo al trasferimento dei richiedenti l'asilo a Rovio senza consultare le Autorità comunali, chiedendo un coinvolgimento maggiore dei Comuni nelle decisioni. Si sollevano preoccupazioni riguardo alla presenza numerica degli asilanti nei piccoli paesi e alla mancanza di consultatione preventiva.

Tema al centro delle discussioni di questi giorni presso il Comune di Valmara è il trasferimento dei 40 richiedenti l'asilo presso l'ex Park Hotel di Rovio, organizzato dal Cantone senza la consultazione delle Autorità comunali, creando conseguentemente confusione e perplessità anche nella cittadinanza. Una situazione che ha inevitabilmente attivato la politica, per essere precisi Lega e PLR, che hanno già inoltrato alcuni atti parlamentari. E oggi si è attivato anche l'UDC, che ha deciso di inoltrare un'interpellanza - con Aline Prada come prima firmataria - in merito direttamente al Consiglio di Stato, ricordando come recentemente sia stato il DSS ad autorizzare l'apertura di nuovi centri per richiedenti l'asilo minorenni, fra cui il Centro al Süü a Bombinasco (Curio). Nel testo dell'interpellanza viene data particolare enfasi al fatto che i Comuni interessati sono venuti a conoscenza di queste decisioni attraverso la stampa, con un preavviso di pochi giorni. "Questo modus operandi mina fortemente il coinvolgimento e il rispetto delle Autorità locali, che si trovano di fatto impossibilitate a partecipare al processo decisionale su questioni di rilevante impatto per la loro comunità", scrivono i firmatari. A loro detta, l'installazione di centri per richiedenti l'asilo in piccoli paesi e in zone discoste "genera, comprensibilmente, preoccupazione tra la popolazione locale, sia per possibili ripercussioni sulla sicurezza sia per gli effetti sulla coesione sociale. In alcuni casi, il numero di richiedenti l'asilo potrebbe addirittura superare quello degli abitanti delle frazioni o dei piccoli centri coinvolti, alterandone gli equilibri sociali, oltre che minare la loro sicurezza".

L'interpellanza

Alla luce di queste premesse, viene chiesto al Consiglio di Stato:

1. Ritiene opportuno il modo di agire del DSS, che insedia richiedenti l'asilo in piccoli paesi, dove la loro presenza rischia di essere numericamente superiore a quella degli abitanti locali?

2. Ritiene accettabile che il DSS informi le Autorità locali solo a decisione già presa, lasciando ai Comuni la sola possibilità di lamentarsi pubblicamente, senza però poter effettivamente intervenire nelle scelte che riguardano il loro territorio e la loro popolazione?

3. A fronte della contrarietà espressa dalle Autorità comunali di Rovio e dalla popolazione locale, intende il Consiglio di Stato rivedere la decisione e cercare una soluzione alternativa?

4. Intende il Consiglio di Stato elaborare una procedura che obblighi il DSS a un maggiore coinvolgimento degli Enti locali in progetti di questo tipo, evitando di compromettere l'autonomia decisionale che il Cantone tanto difende nei confronti dei Comuni?