
La situazione dei 13 studenti immatricolati al Dfa che sanno già di non trovare lavoro alla fine dei loro studi continua a far discutere. Dopo Maurizio Canetta e il sindacato Vpod, anche la Granconsigliera Maddalena Ermotti-Lepori (Il Centro) è intervenuta sulla questione con un'interpellanza.
Gli studenti e le studentesse del Dfa, spiega Ermotti-Lepori, non troveranno un posto di lavoro a settembre 2025 "perché le previsioni di impiego sono state smentite dalla realtà: rispetto alle previsioni ci troviamo infatti ora ad avere più allievi iscritti nel settore professionale, e meno nel medio superiore". D'altra parte, ciò è ritenuto "positivo, frutto del grande impegno dei datori di lavoro e delle scuole, per offrire alternative interessanti al liceo, a favore della nostra gioventù", dato che "sappiamo infatti che ci sono ragazzi e ragazze che si iscrivono al liceo non per convinzione, ma per una (supposta) mancanza di alternative". Allo stesso tempo, va però considerato "il problema degli aspiranti docenti, che non troveranno posto di lavoro nonostante l’impegno, e nonostante il fatto che magari hanno lasciato un impiego retribuito per seguire la formazione, convinti che avrebbero poi trovato il posto di docente".
Le domande
Sulla base di queste premesse si chiede al Governo:
1. "Non si potrebbe proporre un’abilitazione, anche per il settore medio e medio superiore, che possa essere svolta in parallelo alla attività di insegnamento? Magari spalmandola su più anni?" Il riferimento è a quanto avviene nelle abilitazioni professionali in generale, ciò che, nel caso dell'insegnamento, porterebbe anche a "riflettere criticamente sulla pratica di docente". "Una soluzione di questo tipo esiste già per gli aspiranti docenti di scuola elementare, che durante il terzo anno di formazione possono ottenere un incarico di insegnamento a metà tempo", prosegue Ermotti-Lepori.
2. "Come già richiesto dal Gran Consiglio in sede di approvazione della politica universitaria quadriennale, occorrerebbero sinergie tra le due istituzioni che abilitano i docenti: il DFA per i docenti del settore medio e medio superiore, la SUFFP per i docenti del settore professionale". "Per molti aspetti", si spiega nell'interpellanza, "il lavoro di insegnamento è analogo, e anche gli allievi e le allieve sono in tutti i settori persone in formazione dai 15 ai 19-20 anni".
3. "Dal punto di vista delle condizioni necessarie per insegnare nelle scuole ticinesi, non sarebbe possibile una permeabilità tra le diverse abilitazioni? Perché un abilitato per le scuole medie superiori non potrebbe insegnare nel settore professionale? Il Governo non può studiare una modifica delle condizioni necessarie per insegnare nelle diverse scuole? Perché questi compartimenti stagni? Gli allievi sono più o meno gli stessi".