L'interrogazione
Aspiranti docenti, "Una precarietà programmata?"
©Gabriele Putzu
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Redazione
16 ore fa
I granconsiglieri Claudio Isabella (Il Centro) ed Evaristo Roncelli (Avanti con Ticino & Lavoro), riferendosi al caso dei 13 abilitandi del Dfa che rischiano di trovarsi senza un lavoro alla fine della formazioni, interrogano il Consiglio di Stato sul futuro dei docenti in Ticino.

Tredici domande per chiedere lumi al Consiglio di Stato "sulla possibilità che si stia affermando una forma di precarizzazione del lavoro docente". È il contenuto dell'interrogazione firmata dai sindacalisti Ocst in Gran Consiglio Claudio Isabella (Il Centro) e Evaristo Roncelli (Avanti con Ticino & Lavoro). Una serie di quesiti che si legano al caso dei 13 abilitandi del Dfa che rischiano di trovarsi senza un posto di lavoro.

"Serve un'analisi sui trend occupazionali nella scuola ticinese"

Negli ultimi mesi, scrivono, "l’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo scolastico si è concentrata sul caso emblematico dei 13 corsisti ammessi alla formazione pedagogica per l’insegnamento dell’italiano nelle scuole medie superiori presso il Dfa/Asp della Supsi per l’anno accademico 2024/2025". Una formazione, spiegano citando la risposta del Consiglio di Stato all'interrogazione presentata da Maurizio Canetta (Ps), che è stata avviata "in base a una previsione di fabbisogno docente che, in seguito a cambiamenti inattesi, non si è concretizzata". Il risultato, continuano Isabella e Roncelli, "è che, salvo rare eccezioni, i corsisti coinvolti non troveranno sbocchi professionali nel breve periodo nel sistema scolastico ticinese, sollevando interrogativi rilevanti non solo sull’accuratezza delle previsioni ma anche sul modello formativo adottato". Un episodio che "suggerisce la necessità di un’analisi più ampia sui trend occupazionali nella scuola ticinese e sulle condizioni contrattuali dei nuovi docenti".

Le domande

"Alla luce di quanto precede, si chiede al Consiglio di Stato di fornire i seguenti chiarimenti:

Quanti sono stati, per ciascun anno scolastico dal 2014/2015 ad oggi, i nuovi docenti assunti nelle scuole del Cantone, suddivisi in: nomine, incarichi annuali, incarichi limitati.
Tra gli incarichi e gli incarichi limitati registrati, quanti sono stati attribuiti a persone sprovviste di un diploma di insegnamento riconosciuto, e con quale percentuale rispetto al totale?
Tra gli incarichi e gli incarichi limitati registrati, quanti di essi sono stati attribuiti a persone sprovviste dei crediti disciplinari ECTS e dei titoli di studio necessari per accedere alla formazione di docente, e con quale percentuale rispetto al totale?
Qual è la percentuale media di docenti con incarico limitato sul totale del corpo insegnante per ciascun ordine di scuola dall’anno scolastico 2014/2015 a oggi?
Quanti docenti con incarichi limitati ripetuti per più anni consecutivi sono stati impiegati nelle scuole ticinesi nello stesso arco temporale?
Se fosse riscontrato un ricorso crescente agli incarichi limitati lo stesso risponde a una scelta intenzionale di flessibilizzazione del corpo docente oppure è frutto di dinamiche congiunturali o di difficoltà nella pianificazione del fabbisogno?
Il Consiglio di Stato ritiene che l’attuale evoluzione nei rapporti contrattuali rispecchi una visione coerente e sostenibile della politica del personale docente, oppure identifica elementi di criticità?
Qual è la definizione operativa adottata dal DECS per identificare una situazione di precarietà lavorativa nel settore scolastico?
Come viene definita, dal DECS, la soglia oltre la quale il ricorso agli incarichi limitati può configurare un fenomeno di precarizzazione strutturale?
Il gruppo di lavoro incaricato dal DECS di approfondire le attuali modalità di formazione dei docenti affronterà anche la questione delle eventuali discontinuità didattiche causate dalla presenza di contratti a termine nel mondo della scuola?
Quali azioni correttive sono allo studio (o già attuate), nel caso in cui si riscontrasse una tendenza all’aumento degli incarichi limitati, per contenere l’instabilità contrattuale, in particolare per i giovani docenti formati in Ticino?
Considerando che una delle principali cause strutturali del rischio di precarizzazione nel corpo docente è rappresentata dal calo demografico in atto e previsto, il Consiglio di Stato può indicare quante sezioni di scuola dell’infanzia, scuola elementare e scuola media si prevede verranno a mancare nel corso dei prossimi sette anni scolastici (fino all’anno 2031/2032)? 
Quali misure intende mettere in atto il DECS per far fronte alla tendenza citata nella domanda precedente, sia in termini di pianificazione scolastica che di politica del personale docente?